Siracusa. Imprese, la crisi non ferma i giovani: oltre 400 start-up

 Siracusa. Imprese, la crisi non ferma i giovani: oltre 400 start-up

Resta positivo, nonostante la crisi economica in corso, il rapporto tra imprese avviate e cessate in provincia. Ad analizzare i dati sulla natalità e mortalità delle imprese è la Cna, focalizzando l’attenzione sul secondo trimestre del 2014. I giovani ci provano: 462 nuove imprese a fronte di 360 aziende che hanno, invece, chiuso battenti. Il responsabile dei Giovani Imprenditori Cna, Gianpaolo Miceli parla di “un inaspettato saldo positivo,con un +102 che deve spingere a sostenere i giovani, a motivare l’entusiasmo e il coraggio che continuano a mostrare”. Il dato al 30 settembre 2014 vede, però, dei segni negativi. Così il manifatturiero chiude il trimestre con un saldo negativo di -13, le costruzioni -20 ed il commercio -36, in continuità con quanto rilevato nei trimestri precedenti.
“Nell’artigianato il saldo complessivo delle imprese fa registrare un -12 -prosegue Miceli- A determinare il dato positivo sono invece le attività di noleggio, servizi alle imprese e imprese operanti nel digitale, Ict con una crescita media del 15% rispetto il medesimo periodo dell’anno precedente.Dati frutto di un’economia fortemente legata al mercato interno e per questo limitata dal calo del potere d’acquisto e del relativo trend negativo dei consumi. Il contrappeso alla enorme difficoltà del territorio – continua il rappresentante dei giovani imprenditori- continuano ad essere i giovani, pronti a reinventare mestieri tradizionali ed investire in settori innovativi. La provincia di Siracusa continua a mantenere una media di incidenza di giovani imprese sul totale delle iscritte più alta di due punti percentuali della media italiana”.Infine una sollecitazione, principalmente rivolta alla classe politica. “Non possiamo che pretendere- conclude Miceli- una stagione nuova, che sblocchi senza indugio strumenti importanti come Garanzia Giovani e Piano Giovani, dando ossigeno nell’accesso al credito e semplificando procedure che sono percepite ancora come un ostacolo serio per chi vuol fare impresa”.

 

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