Siracusa. In 3.500 per la "prima" di Alcesti: intensa Galatea Ranzi

 Siracusa. In 3.500 per la "prima" di Alcesti: intensa Galatea Ranzi

Applausi convinti hanno salutato il debutto di Alcesti, seconda tragedia in cartellone nel 52.o ciclo di spettacoli classici della Fondazione Inda.
Galatea Ranzi da sostanza all’eroina di Euripide, seguendo in maniera perfetta le indicazioni di regia di Cesare Lievi.
Tutto avviene in un palazzo reale nero e rosso, stilizzato e che permette di vedere quello che avviene al suo interno, senza parti, solo riquadri, come ha voluto lo scenografo Luigi Perego che firma anche costumi senza tempo. A segnare come il sacrificio di Alcesti, che si immola al posto del marito, sia sospeso nel tempo, dalla Grecia di Euripide ad oggi.
Un lungo corteo funebre, guidato da quattordici musicisti, da il via alla tragedia.
Con la Ranzi, amata a Siracusa, in scena anche Danilo Nigrelli (Admeto), Stefano Santospago (Eracle), Massimo Nicolini (Apollo), Pietro Montandon (Tanàto), Paolo Graziosi (Feréte), Ludovica Modugno (un’ancella), Sergio Mancinelli (il servo), Mauro Marino e Sergio Basile (corifei), Nicasio Ruggero Catanese, Alessandro Aiello, Massimo Tuccitto, Lorenzo Falletti e Carlo Vitiello (coro uomini), i piccoli Tancredi Di Marco (Eumelo) e Mirea Bramante (figlia di Alcesti). In scena anche tutti i ragazzi dell’Accademia d’arte del dramma antico, sezione “Giusto Monaco” con il regista Cesare Lievi che si è detto “entusiasta e molto colpito dalla preparazione” degli allievi della scuola di teatro della Fondazione Inda. A completare il cast anche i ragazzi della sezione musicale del liceo musicale Corbino-Gargallo.

 

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