Siracusa. Informazione e famiglia, Mons. Pappalardo: "Comunicazione più umana"

 Siracusa. Informazione e famiglia, Mons. Pappalardo: "Comunicazione più umana"

“Senza un “progetto”, il giornalista non può affrontare la crisi della stampa, l’informazione che cambia, i contenuti generati da utenti non professionali. Servono nuovi strumenti di verifica. Occorre un surplus di impegno e di etica”. Con queste parole il presidente nazionale dell’Ucsi, (Unione cattolica stampa italiana) , Andrea Melodia ha aperto il seminario per la formazione professionale dei giornalisti sul tema “l’Etica professionale nel mondo dell’informazione: quale futuro dei giornalisti nell’era digitale”. L’incontro è stato promosso in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e l’Associazione siciliana della Stampa, sezione di Siracusa, in occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei Giornalisti. La giornata è iniziata con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo , Mons. Salvatore Pappalardo e concelebrata dal consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri e dal consulente provinciale dell’Ucsi di Siracusa, don Giuseppe Lombardo, direttore del settimanale diocesano “Cammino” , a cui hanno partecipato, oltre a Melodia, il presidente regionale dell’Ucsi Giuseppe Vecchio, il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Santo Gallo, il presidente della sezione di Siracusa Salvatore Di Salvo, il consigliere nazionale dell’Ucsi Crisostomo Lo Presti, l’assistente nazionale della Fisc Giuseppe Longo, i dirigenti regionali dell’Ucsi e dell’Assostampa, i giornalisti della provincia di Siracusa e le delegazioni di Messina, Catania e Enna guidati rispettivamente da Crisostomo Lo Presti, Giuseppe Adernò e Renato Pinnisi.
Durante la celebrazione, l’arcivescovo Salvatore Pappalardo ha sottolineato il ruolo dei giornalisti e la capacità di interpretare i fatti trasformandole in “buone notizie”. “La famiglia – ha detto – ė il primo luogo dove tutti impariamo a comunicare, tornando, quindi, a un momento originario, che aiuta a rendere la comunicazioni più autentica e umana”. Poi l’arcivescovo Pappalardo ha fatto riferimento al messaggio di Papa Francesco per la XLIX Giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore”. “Papa Francesco ci ha consegnato un messaggio forte– ha detto l’arcivescovo Monsignor Salvatore Pappalardo–. Nella famiglia c’è soprattutto la capacità di abbracciarsi, sostenersi, accompagnarsi, decifrare gli sguardi ed i silenzi, ridere e piangere insieme, tra le persone che non si sono scelte e tuttavia sono così importanti l’una per l’altra, a farci capire che cosa ė veramente la comunicazione come scoperta e costruzione di prossimità. Ridurre le distanze, venendosi incontro a vicenda e accogliendosi, ė il tipo di gratitudine e gioia: del saluto di Maria e del sussulto del bambino scaturisce la benedizione di Elisabetta, a cui segue il bellissimo cantico Magnificat, nel quale Maria loda il disegno d’amore di Dio su di lei e sul suo popolo. Da un pronunciato con fede scaturiscono conseguenze che vanno ben oltre noi stessi e si espandono nel mondo“.La famiglia più bella, protagonista e non problema, ė quella che sa comunicare, partendo dalla testimonianza, la bellezza e la ricchezza del rapporto tra uomo e donna, e di quello tra genitori e figli. Non lottiamo per difender il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro“.

 

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