Siracusa. Intimidazione a Princiotta, le reazioni del mondo politico

 Siracusa. Intimidazione a Princiotta, le reazioni del mondo politico

“Diciamo forte e chiaro a chi con la violenza tenta di sopprimere la libertà che Simona non è sola”. In questo modo Ezechia Paolo Reale, leader di “Progetto Siracusa” manifesta la propria solidarietà alla consigliera comunale dopo l’intimidazione subita. “Non condividiamo tutte le sue scelte- puntualizza l’ex assessore regionale all’Agricoltura- ma siamo incondizionatamente al suo fianco nelle sue coraggiose richieste di far chiarezza su alcuni aspetti della gestione del Comune che appaiono torbidi”. Reale ricorda la precedente intimidazione, nell’agosto del 2014. “Per quanto riguarda il nuovo episodio- prosegue l’avvocato siracusano- la parola passa agli organi inquirenti. Per il primo attentato, le lunghe indagini hanno permesso di accertare chi non ne era responsabile. Non basta- aggiunge Reale-bisogna sapere chi ne è l’autore e chi il mandante”.
Sull’intimidazione subita da Princiotta è chiara anche la reazione di Pippo Zappulla, il deputato nazionale del Pd a cui fa riferimento. Zappulla parla di “ennesimo grave, vile e inquietane atto intimidatorio”. Ricollega quanto accaduto al clima incandescente delle ultime settimane e alle vicende giudiziarie. Il parlamentare del Partito Democratico sollecita tutte le forze politiche a manifestare “il forte e convinto sostegno unitario”, cosi’ come dovrebbero fare, per lui, le forze civili del territorio. “Si possono non condividere i toni- conclude Zappulla- ma è indubbio che le iniziative assunte da Simona Princiotta puntano ad affermare la cultura e la pratica della legalità e della trasparenza”.
Un’altra parlamentare Pd, Sofia Amoddio, si dice “molto dispiaciuta di quanto accaduto a Simona Princiotta ed esprimo una radicale condanna verso questo gesto. Auspico che la magistratura faccia al più presto luce sulle responsabilità”.
Fa sentire la sua voce anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Apprendo con stupore e vivo disagio la notizia della tanica e della macchina del figlio della signora Princiotta. Auspico che la Procura indaghi con celerità senza trascurare nessuna pista investigativa. Considerando le esperienze precedenti, mi auguro che nessuno strumentalizzi sino a quando non verrà fatta chiarezza”.
Il segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice, esprime “a nome del Partito Democratico, la mia solidarietà incondizionata nei confronti della consigliera e mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili. Qualsiasi atto – prosegue la nota – a maggior ragione se violento, volto a ostacolare la libertà di ciascuno di noi, deve essere condannato. Nessuno, e per nessun motivo, può pensare di soffocare il dibattito pubblico, anche quando questo assume toni aspri, con minacce e atti di violenza. Purtroppo, nella nostra città, atti intimidatori gravi, come in questo caso, e apparentemente meno gravi, come in altri casi, si stanno ripetendo. È il triste segno di un degrado etico del tessuto della nostra comunità. La condanna unanime di simili condotte vale anche a garantire che tutti i cittadini e i rappresentanti istituzionali possano continuare ad esercitare la propria libertà di espressione e di azione politica. Ed è necessario un risveglio civico che conduca tutti, a prescindere dalle proprie convinzioni politiche, a impegnarsi per un riscatto morale di Siracusa”.
Solidarietà anche da Ncd con Enzo Vinciullo, Salvo Castagnino e Fabio Alota. “Prendiamo atto di quanto accaduto questa notte fuori dall’abitazione del consigliere Princiotta, vittima, ancora una volta, di un gesto intimidatore ed esprimiamo una radicale condanna verso chi ha tentato di dare alle fiamme l’auto della consigliera. Anche noi, purtroppo, in passato siamo stati soggetti ad atti intimidatori quando ignoti si introdussero all’interno dello studio del consigliere Castagnino. In quell’occasione nessuno mostrò solidarietà, purtroppo, per quanto accaduto. Non possiamo, quindi, che essere vicini alla consigliere Princiotta con la speranza che la magistratura riesca a fare luce sull’accaduto”.
Esprime la propria indignazione l’assessore regionale all’Agricoltura, Bruno Marziano, che parla di “un atto che tende ad intimidire la consigliera Princiotta ed imbarbarisce il clima politico della città. Esprimo la mia solidarietà umana alla consigliera, spero vivamente che le forze dell’ordine possano individuare gli autori di tale atto ed auspico che il dibattito politico possa rientrare nell’alveo del confronto, anche il più duro-conclude Marziano- ma civile e democratico».

 

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