Siracusa. Intitolato ad Ettore Di Giovanni l'ex largo Leonardo da Vinci: "uomo libero e appassionato"

Largo Leonardo da Vinci, nei pressi di viale Tica, è stato intitolato oggi ad Ettore Di Giovanni. Avvocato, per 38 anni consigliere comunale, vice sindaco e assessore di cui ricorre il terzo anniversario della morte. “Un uomo libero che interpretava la politica con passione e che aveva ben chiaro quale fosse l’interesse di Siracusa e della collettività”.
Con queste parole il sindaco, Giancarlo Garozzo, lo ha ricordato durante la cerimonia. L’amministrazione comunale, oltre alla targa toponomastica, ha posizionato una stele con un’iscrizione che riassume il carattere dell’esponente politico. La stele è stata scoperta assieme al fratello Umberto e alla figlie Daria e Giuditta.
“Per me – ha proseguito il sindaco Garozzo – è stato un maestro nei dieci anni in cui siamo
stati seduti vicini in consiglio comunale, condividendo tante battaglie per la difesa del territorio e per la legalità. Battaglie portate avanti assieme a numerose persone e in cui egli era sempre il principale trascinatore. Davvero una persona speciale per tutti”.
Numerosi i presenti alla cerimonia. Oltre ai famigliari e agli amici di una vita, le tante
persone che hanno incrociato Ettore Di Giovanni nella sua lunghissima parabola politica anche se militando su fronti contrapposti. Presenti l’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Giovanni Sallicano, il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, il presidente dell’Ordine degli avvocati, Francesco Favi. Tanti pure i consiglieri comunali, presenti e passati, e gli ex parlamentari: Salvatore Corallo, Pippo Lo Curzio, Nino Tusa, Raffaele Gentile, Antonio Rotondo, Fabio Granata, Roberto De Benedictis e Fasto Spagna che fu anche sindaco negli anni ’80.
Umberto Di Giovanni ha ringraziato l’amministrazione e il sindaco Garozzo. “Ettore – ha
detto – ha lasciato un’impronta profonda nella città e la stele è un segno tangibile di questa memoria. Mio fratello era un uomo libero e c’è in noi la volontà di ricordare a tutti che esiste una maniera pulita e nobile di fare politica. In questo senso, può essere un esempio da seguire e da indicare, soprattutto ai giovani”.