Siracusa. La differenziata non arriva al 35%, rischio "stangata" per i cittadini

Il termine è perentorio. Entro la fine di questo mese tutti i Comuni siciliani dovranno aver raggiunto il 35 per cento di raccolta differenziata. Se questo non sarà avvenuto entro il 31 maggio, la Regione multerà le amministrazioni comunali, che ribalteranno il tutto sulla Tari, dunque sulle tasche dei cittadini. Vuol dire che il rischio di una “stangata” è concreto e che i cittadini potrebbero ritrovarsi una rata di conguaglio pesantissima. L’avviso pubblico esplorativo pubblicato sul sito della Regione dal Dipartimento regionale Acqua Rifiuti parla chiaro. Con il provvedimento, si intende acquisire manifestazioni di interesse per il trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti fuori dalla Regione. Un servizio che obbligherà la Regione a sostenere costi elevatissimi, vista l’alta quantità di rifiuti indifferenziati che si continua a produrre in Sicilia. Nel caso del capoluogo, il servizio è partito in ritardo, per una serie di ragioni burocratiche che hanno tenuto al palo l’affidamento in attesa degli esiti della giustizia amministrativa. La differenziata è comunque realtà da alcuni mesi, partita un quartiere dopo l’altro. Manca all’appello un’ultima fetta di città, che attende entro giugno l’avvio della raccolta “porta a porta”. Nonostante l’avvio progressivo, i quartieri in cui da mesi il servizio è operativo e la differenziata obbligatoria, non è ancora decollato. Manca l’adeguata volontà da parte dei cittadini di attenersi alle regole ma soprattutto, evidentemente, manca la consapevolezza di quali possano essere le conseguenze, non sulla città in senso generico e astratto,ma anche su ciascuna famiglia in termini di costo economico da sostenere. Perchè le sanzioni della Regione ai Comuni saranno, al 100 per cento, le cifre che ogni contribuente pagherà nella propria bolletta Tari e non in un futuro non meglio identificato, ma già a partire dalla rata di conguaglio, prevista per il prossimo autunno. Proprio quella rata di conguaglio che, invece, dovrebbe rendere evidente i primi risparmi sui costi, garantiti dalla differenziata. Nè può essere considerato una consolazione il fatto che si tratti di un mal comune in Sicilia, dove la percentuale di differenziata non supera il 15,40 per cento. Altamente improbabile (ma in realtà matematicamente impossibile) che entro fine mese a Siracusa si raggiunga il 35% di raccolta differenziata. In discarica continua a finire una quantità abnorme di rifiuti indifferenziati, con costi che, se si estende a livello regionale il calcolo, potrebbero arrivare ad un aumento di 20 milioni l’anno, visto il mancato traguardo e l’esigenza di spostarsi fuori regione. Proprio quella cifra sarà spalmata tra i Comuni non virtuosi. Siracusa figura fra questi.