Siracusa. "La diffida? Una intimidazione". Il sindaco Garozzo a muso duro sulla vicenda del nuovo centro commerciale di Epipoli

 Siracusa. "La diffida? Una intimidazione". Il sindaco Garozzo a muso duro sulla vicenda del nuovo centro commerciale di Epipoli

Venti, forse trenta o addirittura trentacinque milioni di euro. Balletto di cifre attorno a quella che dovrebbe essere l’entità del risarcimento che il Comune di Siracusa potrebbe essere chiamato a versare nelle casse di Open Land srl. La vicenda è nota, parte dalla costruzione di un centro commerciale in viale Epipoli e prosegue con le recenti denunce e controdenunce sulla visita della commissione urbanistica al cantiere: ordinaria per l’amministrazione, “violazione di domicilio” per l’imprenditore privato. Ci siamo già occupati della lettera di diffida inviata a Palazzo Vermexio dalla società privata. “Stiamo studiando le carte e a noi pare che nulla sia dovuto”, la posizione dell’amministrazione. Il sindaco Giancarlo Garozzo è ancora più diretto. “Quella diffida potrebbe anche essere letta come un tentativo di intimidazione ai danni del Comune”, dice in diretta su Fm Italia. “Inviterei tutti a stare attenti su questo terreno”, aggiunge ancora, riferendosi anche ai quattro tecnici comunali che Open Land srl ha denunciato per violazione di domicilio. “Non possiamo stare a guardare. Dobbiamo difendere i dipendenti che fanno il loro lavoro e non possono essere intimiditi”. La voce è ferma e il tono risoluto. “Ho un difetto. Mi arrabbio quando vedo una ingiustizia ai danni della collettività. Dalle nostre carte pare che nulla sia dovuto. Lo dico assumendomi ogni responsabilità. Per cui, mi arrabbio. Si”. I rispettivi uffici legali si confrontano da settimane. Attualmente sembra che non ci sia veduta identica anche sull’entità del risarcimento milionario. “Io faccio una media tra tutto quello che ho sentito, posto che non ho letto nessuna cifra. Facciamo 28 milioni di euro. Una enormità. Una cifra che, se dovessimo essere costretti a pagare all’imprenditore, ci condurrebbe al default. Dobbiamo trovare delle soluzioni. Stiamo, per parte nostra, studiando bene gli incartamenti per capire cosa è accaduto in ogni passaggio. La vicenda è molto, molto controversa. Credo che come sindaco e come amministrazione dobbiamo difendere i cittadini siracusani perchè  nel caso in cui il Comune sarà costretto a pagare  saranno loro, e io con loro come cittadino, a doversi accollare quella quantità di milioni di euro. I soldi pubblici sono soldi della collettività”. La sentenza del Cga di Palermo che stabilisce il diritto al risarcimento per la Open Land srl non lascia del tutto convinto il sindaco Garozzo. “La situazione è controversa e singolare. Questo dispositivo amministrativo dice due cose. In una prima fase parla di una concessione edilizia che non sarebbe mai potuta esser rilasciata dal Comune. Sappiamo che le dinamiche sono state quelle del silenzio assenso. C’è anche il parere negativo della Soprintendenza, un diniego assoluto a costruire lì. Ma poi la sentenza clamorosamente dice che c’è danno da pagare. Dagli atti che abbiamo al Vermexio, noi riteniamo che nulla sia dovuto. Se ci sono carte che non abbiamo ancora visto magari diventa un altro discorso. Che ce le forniscano”. Per ora di mediare non se ne parla. “Se viene fuori che dovremo realmente pagare, solo allora faremo partire una sorta di mediazione. Ma dalle nostre carte, ripeto, tutto pare in regola. Andiamo dritti come un treno”.

 

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