Siracusa. La grottesca fine del Festival EuroMediterraneo, la Panvini attacca Castiglione

La vicenda diventa grottesca. La Fondazione EuroMediterraneo comunica in via ufficiale l’annullamento della stagione lirica a Siracusa solo 24 ore prima della prevista prima di Turandot, quando la notizia era ormai nota. Peccato che nel ritardo dimentichi di avvisare anche chi aveva già acquistato i biglietti e così turisti inferociti ieri all’ingresso dell’area archeologica siracusana. Erano arrivati appositamente per la lirica, programmando la loro vacanza attorno ad uno spettacolo che nessuno gli ha fatto sapere che era stato coancellato. Saranno rimborsati ma la figura rimediata resta.
E in questo quadro arrivnao anche le parole della soprintendente Rosalba Panvini che rispedisce al mittente le accuse. La Fondazione aveva infatti addossato le responsabilità all’assessorato regionale ai Beni Culturali. “Risultano assolutamente infondate le dichiarazioni rilasciate da Castiglione, a mezzo stampa e alle televisioni. A riguardo, si precisa che all’istanza per la concessione d’uso del Teatro Greco di Siracusa, per la Stagione estiva 2016, inoltrata alla Soprintendenza dalla FEM, in data 28.09.2015, era stata rilasciata, il 19.11.2015, la relativa disponibilità, fermo restando che preventivamente bisognava valutare il progetto di allestimento complessivo del monumento anzidetto a cura della Fondazione Inda che, invece, come noto, si occupa delle rappresentazioni classiche.
In data 11.05.2016, con nota prot. 24400, il Dirigente Generale del Dipartimento autorizzava la concessione come da richiesta, previo pagamento di tutti i canoni concessori e della percentuale dello sbigliettamento che la FEM avrebbe dovuto corrispondere per l’uso del monumento”, continua la Panvini lasciando intendere, quindi, che i problemi siano altrove.
“Nessun programma comunque è stato mai inoltrato alla Soprintendenza, né mai si è avuto successivo incontro con Castiglione. A questo punto ci si chiede, considerata la correttezza della procedura adottata dall’Amministrazione Regionale e dai suoi Organi, se dietro le dichiarazioni rese dal Castiglione non si celino altre motivazioni economiche cui, invece, gli organi di stampa hanno fatto riferimento in questi ultimi giorni”. Non sono, infatti, un mistero le vicende in cui è incappata recentemente la Fondazione: dall’incasso sequestrato a Taormina alle infuocate polemiche dei mesi scorsi per pagamenti che mai sarebbero stati effettuati a beneficio di artisti e altre maestranze, accusano questi ultimi.