Siracusa. La guerra nel Pd, cinque dell'esecutivo contro Lo Giudice: "Esprime opinioni personali"

 Siracusa. La guerra nel Pd, cinque dell'esecutivo contro Lo Giudice: "Esprime opinioni personali"

Va ancor più complicandosi la già rovente situazione interna al Partito democratico provinciale in un contesto che appare sempre più simile ad un “tutti contro tutti”. Dopo le polemiche a distanza tra il sindaco, Giancarlo Garozzo e il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice, il presidente dell’assemblea provinciale, Liddo Schiavo e il coordinatore cittadino, Monterosso, sono  cinque componenti dell’ esecutivo provinciale a dire la loro, chiarendo una posizione ben distante da quella espressa da Lo Giudice, contro cui puntano il dito. Duro il documento diffuso oggi da Sonia D’Amico, Sabina Zuccaro, Alessandra Furnari, Massimo Urciullo e Paola Terranova. “Alla luce delle nuove dichiarazioni del segretario,di due componenti dell’esecutivo e di alcuni segretari di circolo-spiegano- sentiamo il dovere di esternare ciò che da mesi denunciamo all’interno degli organismi deputati. Abbiamo dedicato molte delle nostre energie al tentativo di rendere unito, concreto e forte questo partito, ma l’obiettivo che la nomina del segretario Lo Giudice e del suo esecutivo si prefiggeva, non è stato da tutti noi raggiunto perché,nonostante i nostri sforzi, ci ritroviamo un partito più distante dall’opinione pubblica, diviso e lacerato di prima. In un esecutivo in cui il Segretario assume posizione nette e determinanti senza alcun confronto preliminare con gli altri componenti perché, come ci è stato più volte risposto, “esprime opinioni personali non riferibili a tutta la segreteria”, riteniamo assolutamente legittimo e doveroso che chi è contrario esprima pubblicamente la propria opinione, dissociandosi da posizioni che non condivide. Dopo gli innumerevoli tentativi di ritrovare il dialogo e sanare la frattura, dopo che le nostre richieste di delineare congiuntamente le linee e le azioni da adottare sono rimaste inascoltate, non possiamo che prendere e dare atto del totale fallimento di questa esperienza.
Auspichiamo quindi che tutti abbiano l’onestà intellettuale di ammetterlo, per poter restituire al nostro partito la dignità che merita, fermare la squallida rappresentazione che ne emerge sia sui media che tra la gente,individuare un percorso nuovo che ci consenta di superare con senso di responsabilità le difficoltà di questo momento ed individuare una guida che sia in grado di spendersi per il bene di tutto il partito e della comunità”

 

 

Potrebbe interessarti