Siracusa. La Regione annulla la "variante della bellezza": firmato il decreto, rischio risarcimento

 Siracusa. La Regione annulla la "variante della bellezza": firmato il decreto, rischio risarcimento

Nuova grana per Palazzo Vermexio. Nella vicenda collegata alla richiesta di risarcimento milionario presentata da Elemata Maddalena dopo il “no” alla realizzazione del resort della Pillirina, arriva da Palermo un documento che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Siglato dal dirigente dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, Salvatore Giugliuto, il decreto che annulla la cosiddetta variante della bellezza. Un atto approvato dal Consiglio Comunale di Siracusa nell’agosto del 2011 con il quale venivano apportate modifiche al Piano Regolatore Generale vigente. Annullata perchè “viziata da profili d’illegittimità, non essendo stati superati i rilievi di carattere urbanistico nonché le contestazioni procedurali, che il Comune di Siracusa avrebbe ben potuto sanare riconducendo l’iter procedurale al rispetto delle norme vigenti, peraltro precedentemente abbondantemente richiamate, e che hanno condotto a ritenere l’atto di adozione della variante urbanistica in argomento profondamente viziato da profili di illegittimità, per l’assenza dei prescritti pareri propedeutici ed obbligatori”, si legge nel decreto. “Così come, seppur non espressamente oggetto del presente parere, ma parimenti profondamente viziata da assoluta assenza di adeguate motivazioni di carattere urbanistico a supporto della stessa Delibera in oggetto, ad esclusione di quelle generiche di tipo paesaggistico ambientale, comunque efficaci a sostenere la tutela richiesta anche prescindendo da quella che una destinazione urbanistica dell’area interessata può costituire”.
Il decreto riprende anche il parere del Consiglio Regionale dell’Urbanistica che a settembre scorso aveva espresso le sue perplessità sull’atto approvato dal consiglio comunale siracusano.
Il Comune ha adesso sessanta giorni di tempo per presentare ricorso al Tar. Una mossa comunque che sarebbe già stata messa in conto e programmata dall’ufficio legale di Palazzo Vermexio.

 

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