Siracusa. La seduta delle polemiche, D'Amico: "Noi abbiamo rinunciato ai gettoni". Princiotta: "Dimettiti"

“Abbiamo rinunciato quasi tutti al gettone di presenza. Vorrei sapere se anche la consigliera Princiotta ha fatto altrettanto”. La presidente della Seconda Commissione Consiliare, Sonia D’Amico, torna sul caso della riunione durata appena 9 minuti prima della chiusura per “eccesso di tensione”.
“Ho trovato opportuno chiudere anticipatamente la seduta perchè ho reputato pretestuoso e fuori luogo l’atteggiamento della consigliera di opposizione appartenente al gruppo Misto. Sono stata oggetto di attacchi a livello personale che trovo inqualificabili e che nulla hanno a che fare con gli scontri politici”, dice la D’Amico.
Che argomenta ancora sul ruolo del presidente di commissione: “è anche quello di garantire la serenità nello svolgimento dei lavori senza prestare il fianco a provocazione, illazioni, insulti o quant’altro possa turbare l’ordine”.
“Io al gettone rinuncio solo se lo devono pagare i cittadini siracusani. Ma a mio avviso la presidente D’Amico dovrebbe risarcire le casse municipali per la decisione di sospendere la seduta di ieri mattina”, spiega tutto d’un fiato Simona Princiotta. Che di sotterrare lascia di guerra non vuol saperne. “Mi aspettavo le dimissioni della consigliera da presidente, per manifesta incapacità nel gestire una commissione. La sua difesa d’ufficio è vergognosa. Una riunione può essere interrotta o chiusa anticipatamente per gravi motivi di ordine pubblico. Dal verbale redatto dal segretario di commissione non mi pare si evinca un clima simile. Neanche un insulto. Rispondano di questo”.