Siracusa. Il monito dell'Arcivescovo alla politica: i candidati sindaco "sposano" le sue parole

 Siracusa. Il monito dell'Arcivescovo alla politica: i candidati sindaco "sposano" le sue parole

Parole chiare quelle che l’arcivescovo, Monsignor Salvatore Pappalardo ha rivolto ieri, durante il suo discorso dal balcone dell’Arcivescovado, in occasione della Festa del Patrocinio di Santa Lucia, ai candidati alle prossime elezioni amministrative. Monsignor Pappalardo ha sollecitato tutti a muoversi per l’interesse comune, con programmi chiari, senza condizionamenti. Scelte consapevoli quelle che l’arcivescovo ha chiesto di compiere ai cittadini. Un appello a cui due candidati alla carica di sindaco hanno voluto rispondere pubblicamente: da una parte Fabio Moschella, candidato di una parte del centrosinistra, dall’altra parte, Fabio Granata sostenuto da “OltreSiracusa2018” e “Diventerà Bellissima”. Nella prima mattinata, l’intervento di Moschella. “Desidero accogliere pubblicamente l’appello rivolto alla politica cittadina da S.E. Mons. Pappalardo, in occasione della Festa di Santa Lucia delle quaglie-annuncia l’ex assessore alle Attività produttive-  alla vigilia delle elezioni comunali del 10 giugno prossimo.Mons. Pappalardo ha affermato che questo appuntamento non può essere vissuto con leggerezza e disinteresse, che la scelta dei rappresentanti deve essere libera e democratica e che la politica deve mettere al primo posto i poveri e i più bisognosi. Ha invocato programmi chiari e realizzabili che mettano al centro il bene comune e che permettano a tutti i cittadini di vivere una vita dignitosa e serena. Ha posto il tema del lavoro.” Siracusa bene Comune ” è il titolo del programma della coalizione che ho l’onore di rappresentare.Al centro: sviluppo sostenibile, qualità della vita, qualità dei servizi, coesione sociale, moralizzazione della vita pubblica, buone pratiche.Un programma concreto, senza promesse irrealizzabili, costruito sull’equilibrio di bilancio”.
Sposa le sollecitazioni di monsignor Pappalardo anche Fabio Granata. “Né leggerezza né disinteresse” in vista di questo importantissimo appuntamento elettorale, “programmi chiari e realizzabili con al centro il bene comune”: non possiamo che sottoscrivere l’appello di sua eccellenza l’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo – assicura il candidato sindaco- Nessuno più di noi – ha detto Granata a nome della sua aggregazione civica che comprende le liste “Oltre” e “Diventerà bellissima” – può sottoscrivere queste parole, che in nome del bene comune e dei progetti realizzabili abbiamo rinunciato agli accordi con le segreterie dei partiti e con i soliti personaggi che rappresentano un consenso fittizio ma soprattutto la deriva di vincoli privatistici e di parte”. All’insegna delle “mani libere”, solo al servizio dei cittadini, e in nome del bene comune, Granata ha aggiunto una considerazione che riguarda proprio i cittadini: “La rigenerazione della città dipende da loro. La pessima politica è stata spesso frutto della domanda che il siracusano ha rivolto ai propri rappresentati: il favore personale più che l’interesse collettivo. I siracusani devono solo tornare a essere tali”.
Anche Giovanni Randazzo fa suo l’appello di monsignor Pappalardo per una politica orientata al bene comune. “Il programma politico della lista Lealtà e Condivisione X Siracusa, si basa su questo principio e mira a trasformare la città in un luogo migliore dove vivere, lavorare, incontrarsi, formarsi, conoscere e divertirsi; un luogo attrattivo per gli investimenti e per i giovani, con un chiaro progetto di futuro sviluppato attraverso una rinnovata co-responsabilità di tutti i suoi cittadini. Le promesse irrealizzabili ed i voti di scambio alla fine penalizzerebbero i cittadini più umili. A questo proposito – prosegue Randazzo – confido che la campagna elettorale si svolga, per quel che è possibile, con toni pacati e all’insegna della sobrietà, ritenendo tra l’ altro che, in un periodo di profonda crisi come questo, con tanti cittadini siracusani senza occupazione o in difficoltà, sarebbe ingiustificato e stridente con il buon senso che i candidati promuovano le rispettive proposte con uno spreco spropositato di danaro”.
Anche Ezechia Paolo Reale sposa l’appello dell’arcivescovo, richiamando alcuni punti specifici del suo programma. “Mai come in questo periodo storico, in cui la crisi economica e di valori ha lacerato le comunità – spiega – è importante che la politica torni a essere baluardo dei bisogni delle persone e dei loro diritti inalienabili. Lontani dalle logiche, dagli interessi e dai privilegi di una ristretta élite, vogliamo ascoltare il grido di dolore dei meno fortunati e ridare voce a chi non ce l’ha. E ciò é possibile solo se l’azione amministrativa sarà fondata su competenza, legalità, indipendenza, partecipazione e solidarietà. Valori che da sempre caratterizzano l’attività sociale, professionale e politica di chi, come me e i candidati delle liste a mio sostegno, vuole una città più giusta e più sana. Ringrazio Monsignor Pappalardo per le sue parole che ho molto apprezzato sin dal momento in cui le ho direttamente ascoltate – conclude Ezechia Paolo Reale – e spero che diventino monito e faro per tutti, ispirando a una campagna elettorale sana e libera”.

 

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