Siracusa. L'atto d'accusa degli ex Centristi: "Garozzo non dialoga, è lontano dalla città"

E mentre la giunta saluta l’ingresso di due nuovi assessori e Piccione ritorna sui suoi passi, gli ex centristi Gianluca Scrofani e Silvia Spadaro decidono di “vuotare” il sacco. Abbandonati i toni del politically correct, attaccano frontalmente il sindaco Garozzo. “Abbiamo scelto di uscire dalla maggioranza perché abbiamo ritenuto necessario fare per tempo chiarezza, nel corso di questa lunga stagione elettorale, sul dibattito interno alla maggioranza comunale. Tale dibattito ha evidenziato tuttavia solo posizioni certamente ostinate e autoreferenziali”, dice Scrofani. “La teoria Garozzo-centrica secondo cui la ricandidatura a sindaco sarebbe vincente è certamente un tema che anima con sfiducia il dibattito interno alla coalizione che sostiene da parecchi mesi l’attuale sindaco, peraltro in crescente distacco con i partiti di riferimento”.
Insomma, il problema è la ricandidatura di Garozzo che il gruppo di Scrofani ha deciso di non sostenere, in mancanza di un dialogo anche sulla opportunità di un secondo mandato. “Da prima delle regionali infatti ho chiesto chiarezza in ordine a questo tema ritenendo che la proposta Garozzo possa non ritrovare quel consenso utile nei cittadini. Noi pensiamo invece che sulla scelta della candidatura per Palazzo Vermexio sia necessario non chiudersi in se stessi con preconcetto, ma piuttosto aprire la coalizione ai suggerimenti provenienti dalla società civile e da tutte le forze politiche che vorranno riconoscersi in un governo di salute pubblica che permetta di dare una svolta concreta per la città”.
Gianluca Scrofani – che pare stia però perdendo pezzi in Consiglio comunale – rimprovera a Garozzo l’uso di “solo richiami alla fedeltà dell’uomo solo al comando o a chi da lui indicato” nel confrontarsi con le altre forze politiche. “Di fronte a tale posizione abbiamo ritenuto giusto riconsegnare le nostre deleghe a chi ritiene di proseguire su questa linea in vista delle prossime amministrative, mentre noi continueremo a rappresentare con forza l’area moderata di questa città”.