Siracusa. Le sfide del 2018 per Cna: investimenti nel turismo, concessioni balneari e giovani

Luci accese sull’anno che verrà in Cna, in chiusura di un intenso 2017. Il presidente Innocenzo Russo, insieme al vice Giampaolo Miceli, ha tracciato il consueto bilancio indicando le priorità del 2018.
In Sicilia il sistema produttivo, negli ultimi 5 anni, ha perso quasi 30mila imprese in settori estremamente strategici come le costruzioni ( – 3.000), il commercio ( – 10.000) ed il manifatturiero (- 10.000) con alcuni specifici settori che, invero, hanno avuto un’evoluzione fortissima come il comparto alloggi e ristorazione ( + 10.000).
Dato valido anche per Siracusa, in un quadro di riduzione progressiva della base imprenditoriale locale nei settori indicati, mitigata dalla evoluzione dei settori connessi alla crescita di presenze turistiche e dunque servizi, alloggi e ristorazione. Solo nel corso del 2016 il commercio ha determinato un saldo (rapporto tra imprese costituite e imprese cessate) negativo di – 231 aziende, l’edilizia di -93 ed il manifatturiero di – 55. A contrastare questo fenomeno ormai cronico i servizi e del turismo non classificato.
Numeri impongono una seria ed attenta riflessione sulle scelte che verranno determinate nel prossimo futuro.
Impegno frontale Cna lo assicura a supporto delle imprese balneari per una azione parlamentare e regionale per scongiurare la messa all’asta delle concessioni e garantire la continuità aziendale per un comparto che solo nel 2017 ha determinato un + 23% di presenze turistiche.
Siracusa, hanno spiegato in Cna, sta vivendo un percorso a doppia velocità: alcuni comparti in grande espansione che soffrono dei limiti infrastrutturali, burocratici e di strategia complessiva ed altri in profonda recessione che hanno bisogno di coordinate chiare per convertire o rendere nuovamente funzionale il proprio business.