Siracusa. L'invasione commerciale con gli occhi a mandorla: sono 156 le imprese cinesi. Cna: "Il problema c'è"

E’ una invasione (commerciale) lenta ed inarrestabile. Partita con le bancarelle alla fonte Aretusa e arrivata oggi a veri e propri centri commerciali. Nella provincia di Siracusa sono 156 le imprese “cinesi”: la settima “pattuglia” con gli occhi a mandorla nella regione. Le attività commerciali cinesi sono concentrate maggiormente a Catania (686), Palermo (534) e Messina (213). Poi seguono Agrigento (187), Trapani (175), Ragusa (167) e quindi Siracusa. I dati sono forniti da InfoCamere-Unioncamere e Movimprese.
La Sicilia è la seconda regione del Sud Italia per numero di imprese con titolare cinese, dietro la Campania. Gli imprenditori orientali aprono – prevalentemente – piccoli, grandi negozi o ristoranti.
“E’ una quantità comunque elevata, leggendo i numeri complessivi delle imprese iscritte in Camera di commercio”, commenta per Cna Siracusa il vicepresidente Gianpaolo Miceli. “Il vero tema è come operano sul mercato queste aziende? Per diverse che si muovono nel totale rispetto della legalità, ve ne sono almeno altrettante che operano in maniera dubbia”, puntualizza subito Miceli. “Mi riferisco al rispetto delle regole sul lavoro che vigono nel nostro Paese: rispetto dei contratti, rispetto degli orari, rispetto della salubrità e dell’igiene dei locali e dei prodotti in vendita. Ad onor del vero ci sono state recenti azioni di controllo e sequestro di prodotti non conformi. Le nostre attività sono soggette a controlli continui, sarebbe utile estendere queste stesse verifiche anche alle attività cinesi. Ma sia chiaro, non è una battaglia contro di loro. Il punto fermo deve rimanere il rispetto di regole e standard, da parte di tutti, comprese le attività di casa nostra”, spiega pacato Gianpaolo Miceli.
“Comunque il problema c’è ed è evidente: in una situazione di grande difficoltà delle famiglie, proliferano questi centri cinesi che offrono condizioni di accesso al mercato distorte rispetto alle ordinarie. E le persone finiscono per andare e comprare pur sapendo che in parecchi casi potrebbero ritrovarsi prodotti non con tutti requisiti e le caratteristiche che invece richiedono”, l’analisi di Cna Siracusa.