Siracusa. Maggiorazione Tares, Sorbello: "Sulle scadenze troppa confusione, ma la data giusta l'ha fornita il parlamento"

 Siracusa. Maggiorazione Tares, Sorbello: "Sulle scadenze troppa confusione, ma la data giusta l'ha fornita il parlamento"

“L’amministrazione comunale di Siracusa continua a confondere i cittadini”. Con questa accusa il consigliere comunale Salvo Sorbello torna a parlare di maggiorazione Tares. Secondo quanto annunciato dall’assessore al Bilancio, Santi Pane, dopo le proteste dei cittadini, convinti che il termine del 16 dicembre non consentisse di pagare in tempo, lo 0, 30 per cento dovrà essere pagato entro la fine di questo mese. Sorbello, però, parla di “un’insistenza incomprensibile nell’alimentare una grande confusione. Secondo il regolamento comunale pubblicato sul sito ufficiale del Comune- ricorda il coordinatore provinciale di Art. 4 – la scadenza per la maggiorazione è quella del 28 febbraio 2014, insieme all’ultima rata Tares”. Questo accadeva, però, prima che dal Governo si disponesse l’incasso della maggiorazione entro il 16 dicembre. Poi, gli ulteriori passaggi, ormai ben noti. Ma anche questa spiegazione sarebbe superata, secondo Sorbello, che spiega che “ad ogni modo, il parlamento ha anche stabilito che, in casi come quello del Comune di Siracusa, dove non è stato inviato ai contribuenti il relativo bollettino, la scadenza debba essere quella del 24 gennaio”. L’esponente di opposizione sollecita, dunque, l’amministrazione comunale a fornire ai cittadini “una corretta informazione, anche sulle esenzioni ed agevolazioni votate dal consiglio”. E fa qualche esempio: “le persone che studiano o lavorano fuori dalla Sicilia almeno per sei mesi- dice- i nuclei familiari composti da piu’ di 4 persone con isee inferiore ai 15 mila euro, gli esercizi commerciali e artigianali con la sede operativa sulle strade precluse al traffico per via dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si protraggono per oltre 6 mesi, i nuclei familiari con un minore in affido o un disabile”

 

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