Siracusa. Medicina trasfusionale, concluse positivamente le operazioni di verifica e controllo

 Siracusa. Medicina trasfusionale, concluse positivamente le operazioni di verifica e controllo

Si sono positivamente concluse all’Asp le operazioni di verifica e controllo previste dalla legge che regolano le attività di medicina trasfusionale. La scadenza prevista, che aveva quale termine prefissato la data del 30 giugno, è stata rispettata, in linea con le previsioni del Piano Attuativo aziendale triennale. “Un team di valutatori nazionali, formati dal Cento nazionale Sangue – spiega il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – ha ispezionato e valutato tutti i requisiti previsti e richiesti dall’Accordo Stato Regioni in accordo con le direttive europee in materia di sicurezza della donazione del sangue, di controllo della qualità degli emocomponenti, di tracciabilità della filiera trasfusionale e dei farmaci plasma derivati, quali l’albumina, le immunoglobuline ed i fattori della coagulazione, ottenuti dalla lavorazione industriale da parte delle officine farmaceutiche. Il controllo dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi richiesti per l’accreditamento ha interessato anche le unità di raccolta del sangue presenti negli ambiti territoriali assegnati all’Asp di Siracusa, gestite autonomamente dalle associazioni dei donatori volontari AVIS e FRATRES e dipendenti, per gli aspetti organizzativi, dal Servizio di Immunoematologia e di Medicina trasfusionale. I valutatori hanno esaminato l’intero impianto del sistema per la gestione della qualità, adottato secondo la norma ISO9001 ed implementato dalla Struttura Trasfusionale di Siracusa costituita dall’Unità operativa complessa di Coordinamento, diretta da Dario Genovese e dalle sue articolazioni organizzative presenti nei presidi ospedalieri di Augusta, Avola e Lentini, con i rispettivi responsabili Salvatore Di Fazio, Edoardo Travali e Rita Petralia. Il lungo percorso previsto per l’accreditamento, che ho condotto insieme con il direttore sanitario Anselmo Madeddu e con i direttori sanitari dei presidi ospedalieri Giuseppe D’Aquila, Alfio Spina e Rosario Di Lorenzo – prosegue il direttore generale – è stato affrontato con impegno da parte di tutti gli operatori. Un particolare onere è stato sostenuto dai responsabili del sistema di gestione della qualità, Gaetano Puleo, Giuseppe Iapichello, Rosaria Caruso, coordinati da Corrada Bonaiuto e supportati da Edoardo Travali, che hanno curato tutti gli aspetti relativi alle qualificazioni delle apparecchiature, alla convalida dei processi ed alla revisione di tutte le istruzioni operative, nonché alla verifica della corretta applicazione e dell’esito finale dei processi operativi. All’ottimo risultato raggiunto ha dato un sostanziale contributo anche la scelta operata con l’individuazione di Riccardo Frazzetta, esperto in sistemi di gestione della qualità applicati al servizio sanitario, che ha assolto, con grande professionalità e competenza – sottolinea Brugaletta – il compito di facilitatore passando in esame tutta la parte documentale del sistema, nonché seguendo gli audit periodici e fornendo le indicazioni utili partendo dalla posizione privilegiata di osservatore esterno. Il conseguimento dell’accreditamento apre la strada alla certificazione di qualità, da parte di un ente valutatore indipendente, quale ulteriore attestato di garanzia per la sicurezza e la qualità delle prestazioni trasfusionali rese dall’Asp di Siracusa. L’esito positivo della valutazione espressa dal gruppo valutatori coordinato dal team leader, Giusi Tancredi dell’Asp di Agrigento e formato da Concettina Rizzo dell’Asp di Caltanissetta e da Carmelo Busacca dell’Asp di Catania – prosegue il direttore generale Brugaletta – rende merito a quanti sono stati protagonisti, nel corso degli anni, della crescita, del potenziamento e dello sviluppo organizzativo del sistema trasfusionale aziendale e rappresentata la prova della volontà della direzione aziendale di rispettare il patto per la salute in favore della comunità locale e di tutta la sanità siciliana”.

 

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