Siracusa. Minacce di morte, insulti, appostamenti: le indagini dei carabinieri fanno luce su una storia di stalking

Minacce, insulti, violenze fisiche e verbali. Ancora una vittima di stalking, perseguitata da un uomo che non è riuscito a gestire con la dovuta serenità la fine di una storia d’amore. I carabinieri hanno così arrestato un 38enne incensurato, Salvatore Zito, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Siracusa. Avrebbero, quindi, trovato conferma le lunghe indagini dei militari partite nel maggio dello scorso anno, quando l’ex moglie del presunto stalker ha deciso di denunciare tutto.
Stanca di dover sopportare i tormenti dell’uomo, provata da uno stato generale di ansia e timore ingenerato dalla difficile situazione ha chiesto aiuto ai carabinieri. Le indagini hanno ricostruito e documentato, con la collaborazione della vittima, una lunga serie di appostamenti sotto casa, minacce di morte ed insulti verbali rivolti anche ai familiari della donna. E poi ricatti relativi alla non corresponsione dell’assegno di mantenimento ed alla sottrazione dei figli, nonché una serie infinita di sms e telefonate (in un giorno la vittima ha ricevuto ben 184 chiamate).
Zito, durante le indagini, si sarebbe mostrato incurante della presenza dei carabinieri. In un sms dichiara infatti di non temere una condanna neanche a vent’anni di carcere e di essere pronto a vendicarsi a condanna scontata. In un’occasione, qualche giorno prima della testimonianza dei genitori della donna all’udienza della causa di separazione, l’ex marito ha minacciato verbalmente la vittima affermando che le avrebbe fatto trovare il padre bruciato dentro la macchina. Infine, l’episodio più grave avviene ad inizio luglio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori. Al termine del solito appostamento, l’uomo Avrebbe cercato di impedire alla donna di entrare in casa rincorrendola nell’androne condominiale e percuotendola per impedirle di raggiungere l’ascensore, causandole contusioni varie al viso ed alla spalla giudicate guaribili in sette giorni dai medici dell’Ospedale di Siracusa. Tutto davanti ai due figli dell’ex coppia.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari presso l’abitazione dei genitori.