Nomina legittima o no? Il caos commissari straordinari tocca anche la Provincia Regionale di Siracusa

 Nomina legittima o no? Il caos commissari straordinari tocca anche la Provincia Regionale di Siracusa

Il caos sulla riforma delle Province Regionali tocca ora anche gli stessi commissari, almeno quelli di recente nomina. Tra questi, Enrico Leotta appena insediatosi a Siracusa. Ha già compiuto il suo primo atto ufficiale, la firma apposta sul protocollo di nascita del progetto di area vasta del Sud Est, una firma che potrebbe non avere rappresentanza per l’ente siracusano. Si perchè il nuovo caso nasce dalla pronuncia del Cga di Palermo sulla legittimità delle nomine dei Commissari Straordinari effettuate dopo il 31 dicembre 2013, termine quest’ultimo previsto dalla legge regionale  71 del 2013 per trasformare le attuali Province Regionali in Liberi Consorzi di Comuni. “Oltre la data del 31 dicembre 2013, non possono legittimamente intervenire nuove nomine di commissari straordinari per i fini della L.R. n. 7/2013, fatti salvi i casi di sopravvenienze che attengono alla persona incaricata (si intende affermare che la persona fisica del commissario, qualora per varie ragioni non sia più in grado di svolgere l’incarico, possa essere sostituita anche dopo la data del 31 dicembre 2013); si tratterebbe in tal caso, infatti, di una mera sostituzione del soggetto incaricato del munus pubblico e non di un rinnovo della funzione”, dice il Consiglio di Giustizia Amministrativa. Quindi i commissari straordinari non possono essere legittimamente nominati dopo la scadenza del 31 dicembre 2013, ma il loro incarico, qualora la relativa nomina risalga a un’epoca precedente la data del 31 dicembre 2013, conserva efficacia  fino alla costituzione dei Liberi Consorzi comunali o fino al 30 giugno 2014, quando saranno ricostituiti per via elettorale gli organi provinciali il cui rinnovo è stato nel frattempo sospeso.
In attesa che si chiarisca il caso, il commissario Leotta avrebbe optato per una sorta di autosospensione: in questo momento non si starebbe presentando nel suo ufficio dell’Ente. Da uomo con profondo senso dello Stato e rispetto delle istituzione – è un ex magistrato – vorrebbe prima che fosse chiarita la sua posizione in relazione al parere espresso dal Cga.

 

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