Siracusa. Nuovo ospedale, costruirlo all'ex Onp? "Troppi ritardi: si decida"

Nuovo ospedale, si può costruirlo o no nell’area già disponibile dell’ex Onp di Siracusa? “Sovrintendenza, Comune e Regione: dicano chiaramente se ci sono ostacoli insormontabili o no altrimenti è incredibile pensare di farlo altrove”, sbottano il deputato Pippo Zappulla e la consigliera comunale Simona Princiotta. “Sinceramente ci siamo stancati, e con noi pensiamo gran parte dei siracusani, di vedere trasformata la realizzazione del nuovo ospedale in argomento improprio per battaglia politica. Per quella non mancano certo temi e argomenti. Su una struttura così importante per l’intera comunità deve scattare invece l’impegno e la mobilitazione collettiva”, dicono all’unisono.
Utilizzare l’area dell’ex Onp significherebbe risparmiare circa 10 milioni di euro di esprori. “Ma se non è tecnicamente e legalmente possibile lo si dica subito senza timori o tatticismi inutili e dannosi e si proceda ad individuare un’area funzionale, ubicata felicemente con una rete stradale e collegamenti adeguati, evitando ogni possibile affarismo e forzature di parte. Quel che non si può più sostenere è il silenzio di chi ha il dovere di dire, di parlare e di scrivere scaricando, senza le dovute informazioni, magari ai consiglieri comunali, la responsabilità di una scelta”, l’affondo di Zappulla e Princiotta.
Nel dicembre del 2015 la Camera dei Deputati, con il parere positivo del Governo, approvò un ordine del giorno presentato proprio da Zappulla con cui si impegnava lo stesso governo a sbloccare entro luglio 2016 il finanziamento statale (104.5 milioni di euro, ndr) per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. “L’assessore regionale alla Sanità, Gucciardi ha comunicato, successivamente, e ufficialmente, il trasferimento del finanziamento nazionale. Oggi, le risorse per il nuovo ospedale sono state, in assenza di un progetto esecutivo, trasferite in un secondo elenco di opere sanitarie. Risultato non certo esaltante e di cui vantarsi ma ancora il finanziamento non è né perso né cancellato; ma se si continua a perdere tempo e a tergiversare si otterrà davvero e definitivamente il risultato di vedere eliminato il finanziamento con una montagna di vergogna che dovrà, in tal caso, sommergere larghissima parte della classe dirigente di questa città a partire da chi mantiene la responsabilità di governarla”.

Si spieghi, quindi, non a noi ma ai siracusani come stanno in realtà le cose: noi siamo interessati solo ed esclusivamente alla realizzazione di un’opera fondamentale per la salute ed il vivere civile di una intera comunità – dichiarano Pippo Zappulla e Simona Princiotta – e se esistono questi ostacoli insormontabili all’utilizzo del perimetro ex Onp lo si dica, dimostrandolo con atti concreti. Abbiamo letto con sconcerto crescente dell’incredibile e grave avvitamento del consiglio comunale che può portare davvero alla perdita del finanziamento. Il consesso civico della città ha l’obbligo e il dovere di decidere rapidamente ma i consiglieri siano messi subito nelle condizioni di sapere con certezza come stanno realmente le cose. Si faccia chiarezza cristallina – concludono Zappulla e Princiotta – perchè nelle sabbie mobili della incompetenza e nella palude degli equivoci rischia di annegare una struttura fondamentale per la città”.