Siracusa Oggi – Sequestrato del tritolo: a cosa serviva?

A chi, ma soprattutto a cosa dovevano servire quei due chili di tritolo sequestrati dalla Guardia Costiera? Davvero solo per la pesca di frodo? Sono domande a cui dovrà rispondere la Procura della Repubblica di Siracusa che sta indagando sul caso.
I fatti: la sezione di polizia marittina della Capitaneria di Porto di Siracusa ha sequestrato due chili di tritolo occultato da soggetti non ancora identificati tra i porti di Falaridi e Calabernardo. Un mese di indagini per un sequestro anomalo – per quantità -per pensare solo alla pesca di frodo.
Il sospetto degli investigatori è che il pericoloso materiale esplosivo potesse essere destinato alla criminalità organizzata per compierà chissà quale azione delittuosa.E qui, allora, si allaccerebbero altri interrogativi. Primo fra tutti quello relativo alal provenienza del quantitativo di tritolo. Secondo le prime informazioni, potrebbe provenire da un relitto sommerso ancora in fase di ricerca. Un abile nascondiglio o una scoperta “fortunosa”?
Le indagini sarebbero ancora in corso, imprevedibili gli sviluppi.  Il tritolo è stato, intanto, distrutto dagli artificieri della Marina Militare appartenenti al nucleo Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi.