Siracusa. Omicidio Miconi, Nonnari conferma al Gip la sua versione. "Armato per difesa". Celebrati i funerali del giovane assassinato

Questa mattina udienza per la convalida dell’arresto di Nicky Nonnari, il presunto assassino di Salvatore Miconi, ucciso venerdi sera durante la processione dell’Ottava di Santa Lucia davanti al Tempio di Apollo e i cui funerali, triste coincidenza, sono stati celebrati oggi nella parrocchia della Sacra Famiglia di viale dei Comuni. Nonnari, assistito dal suo legale, l’avvocato Salvatore Xibilia, è comparso dinnanzi al Gip, Michele Consiglio. Questa mattina ha lasciato, dunque,  la cella di isolamento del carcere di Cavadonna, in cui ha trascorso questi giorni, per raggiungere il tribunale. Il giovane ha confermato quanto dichiarato agli inquirenti subito dopo il suo fermo, ribadendo che la sua intenzione non sarebbe stata quella di uccidere l’ex amico, ma di avere agito in preda alla paura per presunte minacce ricevute. Nonnari, secondo il racconto dell’avvocato Xibilia, sarebbe confuso e  profondamente turbato per quanto accaduto. Domani dovrebbe essere conferito al medico legale Francesco Coco l’incarico relativo all’autopsia predisposta sul cadavere di Miconi. Anche dagli esiti dell’esame autoptico dipenderanno le scelte processuali dei difensori del presunto omicida. Dopo la convalida dell’arresto, quasi certa la custodia cautelare in carcere, il Gip dovrebbe concedere ai familiari l’autorizzazione ad incontrare Nonnari che ha ammesso le proprie responsabilità già subito dopo il fermo.  Salvo Miconi è stato accoltellato sotto gli occhi di una moltitudine di persone. I due giovani, secondo quanto appurato dagli uomini della Squadra Mobile, guidati da Tito Cicero, avrebbero avuto da mesi delle acredini l’uno nei confronti dell’altro, tanto che, ogni qual volta si incontravano, avrebbero cominciato ad offendersi e minacciarsi a vicenda. Una forte antipatia, alimentata in un inarrestabile crescendo anche da amici e parenti di entrambi, tanto che Cicero ha parlato di “responsabilità morali” di chi avrebbe potuto sedare gli animi ed invece avrebbe aizzato costantemente i due ventenni.  L’ennesimo incontro turbolento è poi culminato in tragedia. Nonnari avrebbe detto agli inquirenti di essersi armato per difendersi perchè era stato minacciato. Gli è stato contestato il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Nella chiesa della Sacra Famiglia, nella parte alta della città, sono stati intanto celebrati i funerali della  vittima. Gremita la navata, con tanti giovani, amici di Salvo Miconi, che hanno voluto tributare il loro ultimo saluto e far sentire la vicinanza e l’affetto alla famiglia. All’uscita del feretro, un lungo applauso ha rotto il silenzio, insieme ad alcuni “botti”, mentre venivano liberate in volo delle colombe.