Siracusa. Operazione innovativa all'Umberto I: impiantato un defibrillatore sottocutaneo

 Siracusa. Operazione innovativa all'Umberto I: impiantato un defibrillatore sottocutaneo

Eseguito all’Umberto I di Siracusa un innovativo intervento di cardiologia. Ad un paziente di 44 anni affetto da rara cardiopatia genetica è stato impiantato – dopo un arresto cardiaco provocato da aritmie ventricolari maligne – il primo defibrillatore sottocutaneo che non tocca né cuore né vasi. L’equipe di Aritmologia ed Elettrostimolazione composta da Giuseppe Romano, Gianfranco Muscio e Bruno Maltese ha curato le fasi della delicata operazione. Il defibrillatore cardiaco sottocutaneo S-ICD è l’unico al mondo che viene inserito sottocute senza toccare né il cuore né i vasi sanguigni.
“Abbiamo potuto offrire una terapia innovativa, indispensabile per la sopravvivenza del paziente e con rischi operatori molto ridotti”, commenta il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Mario Zappia.
Per le sue caratteristiche di “non invasività” – non si devono inserire elettrocateteri nel cuore – il defibrillatore sottocutaneo S-ICD costituisce una straordinaria alternativa ai defibrillatori tradizionali. “Le sue due componenti, il generatore di impulsi e l’elettrocatetere – spiega Eugenio Vinci – vengono posizionate rispettivamente sul lato sinistro della gabbia toracica e nella regione dello sterno. La selezione del paziente avviene a seguito di valutazione di parametri elettrici che garantiscano l’efficacia del sistema e la procedura d’impianto utilizza punti di riferimento anatomici senza ricorrere alla fluoroscopia”.
E’ una delle frontiere più avanzate della medicina minimamente invasiva “ed è motivo di orgoglio che il primo impianto in provincia di Siracusa sia stato eseguito proprio nel nostro ospedale che, al momento, costituisce l’unico centro che offre questa soluzione terapeutica”, dice ancora Vinci.

(foto da sinistra: il direttore di Cardiologia e Utic dell’Umberto I Eugenio Vinci, l’infermiera di sala operatoria Maria Carpinteri, il cardiologo dell’equipe che ha eseguito l’impianto Bruno Maltese)

 

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