Siracusa. Per l'arcivescovo Pappalardo visita in carcere con le reliquie di Santa Lucia

 Siracusa. Per l'arcivescovo Pappalardo visita in carcere con le reliquie di Santa Lucia

Un messaggio di pace e serenità per i detenuti. Un incontro di riflessione, uno scambio di auguri, ma anche un momento
di profonda devozione. E’ stata tutto questo la visita nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa questa mattina da parte dell’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo. Ai detenuti l’arcivescovo ha portato le reliquie di Santa Lucia. “Sono qui
per augurare anche a voi l’annuncio del Signore che viene a salvarci. Ma oggi sono qui con le reliquie della nostra martire Santa Lucia: a lei chiediamo protezione e conforto”.   Mons. Pappalardo, che era accompagnato dal presidente della Deputazione  della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione, dal maestro di Cappella ha ringraziato tutti coloro i quali operano, nei diversi ruoli, all’interno del carcere.
Le reliquie sono state portate nei vari blocchi della casa circondariale da alcuni  agenti di polizia penitenziaria e poi da due detenuti, Massimo e Alessandro. Ad accogliere la delegazione guidata dal vescovo è stata la direttrice del carcere, Angela Lantieri, insieme alle educatrici, Felicia Cataldi e Elena Artale.  Quest’ultima è anche portatrice delle reliquie di Santa Lucia.
Domani, invece, il simulacro di Santa Lucia sarà esposto  alla venerazione dei fedeli dalle ore 7,00 alle ore 13,00 in ricordo del maremoto del 1908, conseguente al terremoto di Messina. Le cronache del tempo, conservate nei giornali presso la biblioteca comunale di Siracusa, raccontano  che la mattina del 28 dicembre 1908 Siracusa si svegliò sommersa dalle acque che avevano raggiunto il livello dell’attuale piazzale delle Poste  riversando, sino in prossimità di Piazza Pancali, le barche ed i gozzi ormeggiati al ponte umbertino. Erano da poco terminati i festeggiamenti in onore di Santa Lucia, e venne deciso di portare in pellegrinaggio penitenziale il simulacro della Santa presso le rive per invocare la protezione sulla città. Alle ore 9,30 verrà posto un mazzo di fiori nell’edicola votiva in Piazzale delle Poste.  Poi le reliquie saranno portate al mercato di Ortigia.

 

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