Siracusa. Precari degli enti locali in piazza, sit-in davanti la Prefettura

 Siracusa. Precari degli enti locali in piazza, sit-in davanti la Prefettura

Tornano in piazza i lavoratori precari degli enti locali e della sanità, anche in provincia. I sindacati di categoria hanno organizzato questa mattina un sit-in davanti la prefettura, in piazza Archimede per protestare contro l’immobilismo della Regione rispetto ad un percorso di stabilizzazione che, sulla carta, è già tracciato. “La Regione- spiega il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl, Daniele Passanisi- non ha voluto istituire la necessaria cabina di regia, causando un caos da cui è urgente uscire. Il rischio che si inneschino conflitti sociali è concreto e occorre scongiurarlo. Per questo- prosegue l’esponente del sindacato- chiediamo un confronto immediato, per avviare un processo di stabilizzazione serio, che parta dalla proroga dei contratti fino al 31 dicembre 2016 e la storicizzaizone delle spese sostenute, per avere certezza dei finanziamenti ricevuti. In assenza si risposte-annuncia- siamo pronti, non solo alla mobilitazione generale, ma anche ad arrivare allo sciopero”. In provincia i lavoratori coinvolti in questo percorso sono circa 500.
Il 2 dicembre di un anno fa FP CGIL – CISL FP – UIL FPL  si sono date appuntamento davanti le nove Prefetture dell’Isola insieme a centinaia di lavoratori precari, invitando i prefetti delle nove province siciliane a rappresentare il grave stato di disagio e la forte preoccupazione per la tensione sociale che potrebbe determinarsi in conseguenza di un esito negativo di questa vertenza.
Il 13 dicembre, venne proclamato uno sciopero generale con manifestazione davanti Palazzo d’Orleans con migliaia di lavoratori precari degli enti locali e delle altre amministrazioni pubbliche siciliane.
A quella grande mobilitazione seguì la promulgazione della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 che all’art. 30 prevedeva l’avvio di percorsi di stabilizzazione negli enti in armonia con le norme vigenti e la contestuale prosecuzione dei rapporti di lavoro fino al 31 dicembre 2016 nelle more della definizione dei processi. Il percorso si è, però, arenato a quel punto.

 

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