Siracusa. Presidio sulla spiaggetta di Cala Rossa, ombrelli e ombrelloni "a difesa di un bene comune"

Più ombrelli che ombrelloni, a causa della pioggia. Ma sulla spiaggetta di Cala Rossa, questa mattina, si sono comunque voluti ritrovare quanti non vedono di buon occhio la realizzazione di un nuovo solarium privato. E’ la battaglia del Comitato Ortigia Sostenibile che, nei giorni scorsi, aveva anche inviato una diffida al Comune di Siracusa. Le autorizzazioni ci sono e difficilmente si tornerà indietro. Anche se pure da Palazzo Vermexio pare stia cambiando l’opinione prevalente sulla necessità della nuova opera. Purtroppo, però, quando i giochi paiono ormai già fatti. Le autorizzazioni ormai ci sono.
Alla manifestazione per una spiaggetta di Cala Rossa “libera” hanno preso parte anche diversi stranieri venuti a Siracusa da turisti e poi divenuti residenti del centro storico. Tanti sulla spiaggia, diversi lungo la scalinata d’accesso e sul marciapiede a livello della strada. In totale, poco meno di 200 partecipanti.
“E’ un presidio per simboleggiare l’uso popolare di un patrimonio collettivo”, spiega la presidente del Comitato Ortigia Sostenibile, Angela Albanese. “Calarossa non è il primo dei problemi di Siracusa. E lo sappiamo bene. Però è il simbolo di una battaglia dei cittadini a difesa di un bene comune. Finora è infatti una delle pochissime spiaggette di Siracusa sottratte alla speculazione economica, fruita in modo libero e popolare da famiglie e turisti. Realizzarvi due zone, una accanto all’altra, una a pagamento e l’altra no, sarebbe un’operazione elitaria e discriminante, che danneggerebbe in modo sleale le attività limitrofe e avrebbe l’effetto di allontanare soprattutto quelle fasce popolari che l’hanno frequentata sentendola a loro misura. Per Ortigia serve una nuova regola”.