Siracusa. Rapine in banca, sgominata gang: otto fermi. Menti catanesi e manovalanza siracusana

 Siracusa. Rapine in banca, sgominata gang: otto fermi. Menti catanesi e manovalanza siracusana

Sgominata una banda dedita ai furti negli istituti di credito. Operazione coordinata dalla Procura di Siracusa con in campo, dalle prime ore del mattino, gli agenti della Mobile di Siracusa e Catania. Eseguiti otto fermi di indiziato di delitto. Sono accusati di avere perpetrato una serie di rapine tra settembre e novembre scorsi nelle province di Siracusa e Catania.
Le misure, emesse dalla Procura della Repubblica di Siracusa, scaturiscono da un’intensa attività investigativa partita dopo i colpi messi a segno in banche di Cassibile di Siracusa, Lentini, Palazzolo Acreide e Capo d’Orlando.
I fermati sono Salvatore La Rosa (classe 1965), residente a Palazzolo Acreide; Gaetano Calcò (classe 1966) di Villasmundo;Francesco Conti Taguali(classe 1988) di Villasmundo; Lucio Giuseppe Giuffrida (classe 1986) di Catania; Antonio Grasso (classe 1955) di Catania; Antonino Russo (classe 1984) residente a Catania, Massimo Catania (classe 1970) di Catania; Michelangelo Zito (classe 1955) anche lui di Catania. Dovranno rispondere di aver costituito una stabile organizzazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine in danno di banche.
I rapinatori agivano sempre seguendo un preciso canovaccio, operando a volto scoperto o parzialmente travisato e senza fare uso delle armi da fuoco, solo taglierini. Si guadagnavano la fuga grazie a dei complici che li attendevano all’esterno delle banche a bordo di alcune autovetture.
Le “menti” dell’organizzazione erano catanesi: erano loro ad entrare in azione negli istituti di credito. I siracusani costituivano la “manovalanza”, basisti utili per le operazioni di fuga.
L’operazione di questa mattina ha permesso, con ogni probabilità, la commissione di una nuova rapina. Il gruppo era pronto ad entrare in azione. Le indagini comunque proseguono, con altri tre episodi allo studio degli investigatori.
L’operazione è stata denominata “Settemassi”, attrezzo agricolo con cui – curiosamente – nelle conversazioni in codice gli otto si organizzavano su appuntamenti per i colpi da mettere a segno.

Il dirigente della Mobile, Rosario Scalisi

Il Questore di Siracusa, Mario Caggegi

 

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