Siracusa. Renzo Formosa, la famiglia: "anomalie tecniche negli accertamenti". Udienza preliminare il 6 marzo

E’ stata rinviata al 6 marzo l’udienza preliminare per la morte a seguito di un incidente stradale del giovane Renzo Formosa. Lunedì scorso non si è potuto procedere per l’indisponibilità del giudice Andrea Migneco, da qui la nuova data. Intanto sono state regolarizzate tutte le notifiche di comparizione, incluse le 6 parti civili ovvero i genitori degli altre tre ragazzi coinvolti nell’incidente dell’aprile 2017 lungo via Bartolomeo Cannizzo, a Siracusa. Erano a bordo di altri scooter e se la sono cavata con qualche graffio mentre lo sfortunato Renzo ha perduto la vita in seguito alle gravi lesioni riportate nello scontro.
Sul banco degli imputati c’è un 24enne, figlio di vigile urbano, alla guida della Panda che – secondo le ricostruzioni e la perizia tecnica – avrebbe perduto in curva il controllo del mezzo, finendo per invadere la corsia opposta. E’ accusato di omicidio stradale aggravato e lesioni.
Nel corso dell’udienza preliminare potrebbe optare, insieme al suo legale, per un rito alternativo come il patteggiamento o l’abbreviato. In caso contrario, sarà il gup a pronunciarsi sul rinvio a giudizio o meno.
Intanto, l’avvocato della famiglia Formosa, Gianluca Caruso, non nasconde la sua sorpresa per la mancata sospensione cautelare della patente dell’indagato e per il fatto che non siano stati effettuati gli esami tossicologici e dei metaboliti urinari, nell’immediatezza del fatto. Le definisce “anomalie tecniche” in quanto “abitualmente simili accertamenti vengono eseguiti anche in caso di incidenti con conseguenze minori o persino autonomi”.