Siracusa. Resort alla Pillirina, battaglia "personale": adesso Patti attacca Di Gresy

 Siracusa. Resort alla Pillirina, battaglia "personale": adesso Patti attacca Di Gresy

“Una barzelletta”. Dopo qualche ora di silenzio e riflessione, il portavoce dei Verdi, Peppe Patti, commenta così la lettera aperta con cui Emanuele Di Gresy lo ha attaccato. Ombre allungate dal massimo responsabile di Elemata Maddalena su alcuni passaggi dello scontro senza fine con gli ambientalisti, nella vicenda della costruzione di un resort alla Pillirina.
“Di Gresy meglio avrebbe fatto a raccontare come mai ha scelto di investire i suoi soldi a Siracusa. Ed anche chi lo ha portato qui e chi doveva tutelarlo nei suoi investimenti”, contrattacca l’ex esponente del Wwf, Patti.
A “truffare” Elemata Maddalena non sono stati gli ambientalisti ma, al limite, chi “doveva garantirle un investimento sicuro o chi ha usato il territorio come merce di scambio elettorale”.
E dettagli per dettagli, dopo l’incontro svelato da Di Gresy, il portavoce dei Verdi puntualizza che comunque, per la costruzione del resort, mancano le concessioni. “Di Gresy ha solo una disposizione di piano regolatore che non garantisce nessun diritto acquisito. Quel piano regolatore che è stato calcolato su un incremento dei cittadini nei 10 anni di attuazione di 40.000 unità e che già dall’anno successivo vedeva decrescere i cittadini siracusani di almeno 1.000 unità, quel piano regolatore che prevedeva ben 8 villaggi turistici sul territorio comunale, insomma quel piano regolatore un pò troppo sovradimensionato e che, una volta cambiate le previsioni, doveva necessariamente essere modificato”.
Poi Patti, accusato da Di Gresy di avergli proposto una sorta di accordo che avrebbe potuto evitare (con il suo coinvolgimento) problemi con Comune e Regione, rispedisce l’accusa (velata) di presunta estorsione. “Se ha le prove, io al suo posto sarei corso in Procura. Ma forse qualche suo zelante consulente ha pensato bene che doveva muoversi sul campo della mera comunicazione mediatica perché fa più scena”, dice l’architetto portavoce dei Verdi. “Magari, visto che Elemata è in vena di comunicazione, può chiarire una volta per tutte chi ha usato i computer con utenza web della società per stalkizzare padre Rosario Lo Bello”.

 

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