Siracusa. Rifiuti e la differenziata che non parte: le contrade marinare alzano la voce

Da una parte la spada di Damocle del 35% di raccolta differenziata da raggiungere entro il 31 maggio per evitare pesanti multe, dall’altra una parte di territorio che ancora non è messo nelle condizioni di differenziare. Fontane Bianche, Arenella, Ognina, Plemmirio, Isola, Fanusa: tutte le associazione che da tempo rappresentano e si battono per le contrade cosiddette balneari alzano adesso la voce.
“Nonostante l’ampia collaborazione manifestata nell’incontro del 16 febbraio scorso negli uffici di Igm e durante le due successive riunioni convocate dall’assessore all’Ecologia Coppa, dobbiamo rilevare che il servizio di raccolta differenziata previsto dal capitolato non è ancora partito. Nessuna isola ecologica, meritevole di questa definizione, è stata collocata sui luoghi concordati e nessun servizio tra quelli previsti è stato mai iniziato.
Nessuna strada facente parte dell’elenco allegato al Capitolato speciale d’appalto è stata oggetto di alcuno spazzamento, nonostante le assicurazioni ricevute”, lamentano tutte le associazioni riunite nel raggruppamento Siracusa Sud.
“Sono state disattese perfino le soluzioni per alcuni particolari problemi specifici più volte rappresentati quali il diserbo delle vie Mallia e Capo Passero al Plemmirio, la
razionalizzazione della postazione dei cassonetti di traversa Renella alla Fanusa e di via Teti a Fontane Bianche che rappresentano per i nostri residenti la palese mancanza di interesse verso questi territori”, l’accusa.
L’invito con cui si conclude la lettera inviata ad Igm ed Ufficio Ecologia comunale è di accelerare, “in modo da contenere al minimo i ritardi rispetto alla tempistica contrattuale”.