Siracusa rivuole il suo waterfront: via Elorina ed Aeronautica, aperture per la smilitarizzazione

 Siracusa rivuole il suo waterfront: via Elorina ed Aeronautica, aperture per la smilitarizzazione

Siracusa “rivuole” il suo waterfront, quello per varie ragioni inaccessibile di via Elorina. Una gran parte rientra nella disponibilità del ministero della Difesa, con l’ampia area dell’Aeronautica e dell’ex Idroscalo De Filippis. Per molti si tratta però di un vincolo – militare- ormai anacronistico, anche dopo la forte revisione della stessa presenza di avieri e funzioni in quella zona con vista sul porto Grande, dove si era peraltro pensato di costruire la nuova caserma provinciale dei Carabinieri. Ma anche questa ultima idea pare essere tramontata, con i progetti che guardano oggi alla Pizzuta.
A dare voce alla richiesta del territorio, sempre più compatto, è il Comitato per la riqualificazione ed il decoro urbano di Siracusa. I suoi rappresentanti lanciano un appello al sindaco, alle forze sociali ed imprenditoriali di Siracusa per giungere “alla parziale smilitarizzazione dell’area”.
Esiste peraltro una ipotesi progettuale che intende “ripensare una parte significativa dell’area come qualificato waterfront della città e per altri possibili usi urbani”. Ampia la condivisione durante un momento di confronto pubblico nei mesi scorsi, a cui hanno partecipato le principali componenti della società siracusana. Peraltro, il 28 febbraio scorso, nel corso di una visita guidata nell’area di via Elorina, lo stesso colonnello Luigi De Paola, comandante della caserma dell’Aeronautica, avrebbe fornito ai rappresentanti del Comitato la sensazione che “anche tra le Autorità militari nazionali si sia maturata l’idea che, pur parzialmente e rispettando quegli spazi vitali minimi necessari alla sussistenza e funzionalità del sito militare ridimensionato, l’itinerario avviato dalla proposta di parziale smilitarizzazione dell’area possa rappresentare un obiettivo comune cui lavorare”.
Una operazione che, in termini tecnico-pratici, potrebbe significare una parziale rivisitazione dell’idea progettuale inizialmente proposta dal Comitato. “Troveremo un accordo su come salvaguardare i leciti interessi di tutte le parti, dando formalmente il via libera ad un piano che, un domani non lontano, possa vedere l’agognato waterfront ricongiunto con il molo Sant’Antonio, direttamente da via Elorina”.
Un appello già condiviso dalla Facolta’ di Architettura (Prof. Zaira Dato e Prof. Luigi Alini); Ance Siracusa (Massimo Riili); On.Dino Giarrusso e gli ex consiglieri comunali Moena Scala, Francesco Burgio, Chiara Ficara;
On.Sofia Amoddio; On.Bruno Marziano; On.Marika Cirone Di Marco; Sen.Bruno Alicata; On.Stefania Prestigiacomo; On.Edy Bandiera; Avv Ezechia Reale; Diego Bivona e Vittorio Pianese (Confindustria); Roberto Alosi (Cgil); Italia Nostra (sez.Siracusa); Salvo Adorno; Roberto De Benedictis; Fabio Moschella; Corrado Giuliano; Pippo Ansaldi;
Sebastiano Floridia (Ordine degli Ingegneri di Siracusa); Associazione Giuristi Democratici; gli ex consiglieri comunali Pippo Ansaldi, Pamela La Mesa, Mauro Basile, Giuseppe Impallomeni, Enzo Pantano, Carlo Gradenigo, Gianni Boscarino, Simone Ricupero; Giuseppe Patti; Societa’ Dante Alighieri Comitato di Siracusa.

 

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