Siracusa. Sbarchi in Sicilia, Un Passo Avanti lancia un hashtag provocatorio: "#VoglioLaPensioneDaMigrante"

 Siracusa. Sbarchi in Sicilia, Un Passo Avanti lancia un hashtag provocatorio: "#VoglioLaPensioneDaMigrante"

Un hashtag provocatorio,”#VoglioLaPensioneDaMigrante”. Lo lancia il movimento politico Un Passo Avanti, che in questo modo vuole dire con chiarezza “basta agli sbarchi in Sicilia”. La coordinatrice regionale, Costanza Castello ribadisce l’indirizzo politico del movimento, che parte dal “rafforzamento delle spese per migliorare le condizioni di vita dei migranti nei loro Paesi e risoluzione delle ragioni che li inducono a partire, determinando rischi elevatissimi, soprattutto per le vite umane spesso portate in grembo. Non è accettabile, d’altro canto, che lo Stato italiano eroghi pensioni di molto al di sotto della spesa sostenuta per l’accoglienza e l’inserimento di un singolo immigrato, determinando di fatto il conflitto sociale oggi esistente, derivante dalle difficoltà economiche di famiglie italiane che non comprendono l’investimento economico del loro Paese, in assenza di adeguate politiche di sostegno alla povertà”. La campagna che parte è quella che ha come obiettivo l’affermazione del “diritto ad una pensione di cittadinanza, capace di appianare l’attuale sperequazione sociale e restituire coesione al tessuto comunitario del Paese”. Castello parla di costi.
“Il costo dei migranti per lo Stato italiano supera abbondantemente i due miliardi di euro all’anno per la gestione degli arrivi, l’accoglienza e l’ospitalità, oltre alle spese legate alle prestazioni sanitarie e all’inserimento dei minori – afferma Castello –. Uno sforzo che si accompagna al dramma umano che il nostro Paese non riesce ad arginare, ovvero quello legato alla morte di almeno un migrante su 25 tra coloro che cercano di raggiungere le coste dell’Europa.
Un mercato umano senza precedenti. Un massacro dai numeri esorbitanti e dietro il quale traggono profitto scafisti senza scrupoli che cercano di massimizzare i loro introiti senza alcun rispetto per la dignità umana. La sostenibilità sociale di questo fenomeno ha abbondantemente superato i limiti di guardia – prosegue –La comunità internazionale si è dimostrata sostanzialmente incapace di salvare questa gente, ma ha l’obbligo di farlo. La nostra comunità politica, quella di Un Passo Avanti, coniuga il valore della solidarietà umana -conclude la rappresentante di Un Passo Avanti- con quello del rispetto delle condizioni di vita delle fasce più deboli della popolazione italiana”.

 

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