Siracusa. Scongiurata mini Imu per la prima casa. Non si pagherà. "Via libera" anche dal consiglio comunale

Il rischio di ritrovarsi con una Imu “beffa”, nonostante la cancellazione decisa dal Governo è scongiurato. A Siracusa, i proprietari di prime case non dovranno pagare alcunchè. Ad annunciarlo questa mattina su FM Italia durante Radioblog, con Mimmo Contestabile, è stato l’assessore al bilancio, Santi Pane. “L’ingorgo legislativo delle ultime ore aveva creato situazione strana”. Che il responsabile della fiscalità locale spiega così: “avevamo deciso di alzare l’aliquota al 6 per mille considerando che non avrebbe avuto impatto sui cittadini, visto che sarebbe stata cancellata la tassa. Ma a complicare le cose sono intervenute le ultime uscite del Governo che ha stabilito che in quei Comuni in cui sarebbe stata alzata l’aliquota, la differenza rispetto al 2012 sarebbe stata posta a carico dei cittadini per il 50%”. Quindi a Siracusa, dove l’aliquota 2012 era al 3.5 per mille, passando al 6 per mille ci sarebbe stata una differenza del 2,5 per mille. L’1,25 per mille sarebbe stato a carico dei siracusani che a gennaio avrebbero avuto la “brutta” sorpresa di un pagamento Imu sulla prima casa pur in presenza di una tassa cancellata. Per riparare, dopo che ieri SiracusaOggi.it aveva anticipato la notizia, si è deciso di spostare a questo pomeriggio la discussione e la votazione del provvedimento in Consiglio Comunale per avere il tempo di predisporre il blocco della delibera sulle tariffe. “Non applicheremo l’aumento”, ripeta Santi Pane. “Non lo faremo per non far ricadere questa maggiorazione sulle spalle dei cittadini”. Una buona notizia, di tanto in tanto. “Ma il 2014 non si presenta bene. Altro che allentamento della pressione fiscale. Le decisioni del Governo ci mettono in difficoltà, partendo dalla Iuc: tre tributi accorpati in uno con un sistema al di fuori di ogni logica di semplificazione”. Ricordiamo, lo Iuc mette insieme la vecchia Imu escluse le prime abitazioni, la Tasi (che corrisponde alla maggiorazione dello 0,30 per metro quadrato sui servizi e che potrebbe toccare anche il 2,5 per mille) e la Tari (la riproposizione dell’attuale Tares). Nel pomeriggio, il passaggio decisivo: il voto del consiglio comunale. L’assise cittadina ha confermato quanto anticipato da Pane, votando le aliquote Imu per il 2013: 4 per mille sulla prima casa, 10,6 (come lo scorso anno) sulla seconda e 2 per mille sui fabbricati rurali ad uso strumentale. La delibera sulle aliquote è passata con il voto contrario dei sei esponenti dell’opposizione ed è immediatamente operativa.Come ha spiegato Alfredo Foti, eventuali scostamenti, rispetto al rimborso statale, saranno assorbiti dal fondo comunale di ripartizione. Dai banchi della minoranza, critiche all’amministrazione Garozzo, accusata da Salvo Sorbello di avere aumentato il carico fiscale sui siracusani. Più o meno analogo, l’intervento di Cetty Vinci, secondo cui sarebbe più opportuno agire sulla riduzione della spesa piuttosto che sul prelievo tributario, mentre Massimo Milazzo ha parlato di politiche di bilancio “a zig-zag” .Soddisfatto il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo.“È importante – ha detto – che l’assemblea alla fine abbia esitato una provvedimento che non impone alcun ulteriore prelievo fiscale in un momento difficile per i bilanci delle famiglie. Un risultato che non era scontato- conclude il presidente dell’assise cittadina- viste le recenti decisioni e le incertezze sull’Imu del governo nazionale