Siracusa. Seminario internazionale con il ministro Orlando: "semestre di presidenza dell'Ue è opportunità"

 Siracusa. Seminario internazionale con il ministro Orlando: "semestre di presidenza dell'Ue è opportunità"

Oggi e domani a Siracusa seminario organizzato dall’Isisc, l’istituto superiore di scienze criminali, sulla confisca dei patrimoni della criminalità. E’ un incontro organizzato in collaborazione con la Commissione Europea e il Ministero della Giustizia e rientra nel semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Nel capoluogo si danno appuntamento i rappresentanti dei ministeri della giustizia degli Stati membri dell’Unione Europea per un confronto con giuristi e accademici. I lavori si sono aperti con il discorso di benvenuto del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.  “In materia di beni confiscati alla mafia l’Italia ha costruito una normativa molto avanzata che, tra l’altro, stiamo rafforzando con interventi di riforma. E’ importante che questi strumenti siano omogenei e diffusi a livello europeo ed in questo senso questa iniziativa e’ un momento di ulteriore verifica e di analisi di grande importanza”. Lo ha detto proprio il ministro nel suo intervento a Siracusa. “Il semestre di presidenza italiana dell’Ue – ha aggiunto – è un’opportunità”.
In apertura della conferenza internazionale sull’applicazione uniforme, negli stati UE, dei provvedimenti delle autorità giudiziarie nazionali, è intervenuta con Orlando anche l’eurodeputata Caterina Chinnici. “Il mutuo riconoscimento delle sentenze e delle confische nei paesi membri dell’Unione Europea è uno strumento fondamentale per combattere i reati transfrontalieri e anche la criminalità organizzata, oltre che per aggredire i patrimoni illeciti. Dal Consiglio europeo di Tampere del 1999 alla direttiva 2014/42/UE dello scorso aprile la normativa europea ha già compiuto importanti progressi su questo fronte, ma occorre un ulteriore scatto in avanti per superare i nazionalismi che ostacolano l’effettivo rispetto del principio di mutuo riconoscimento, pur affermato con forza proprio a Tampere quindici anni fa per impedire al crimine di trarre vantaggio dalle differenze tra ordinamenti interni. Questo ulteriore step è un obiettivo del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea”.

 

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