Siracusa. Si è dimesso Dario Abela, l'assessore alla Mobilità lascia la giunta Garozzo

Dario Abela fuori dalla giunta comunale. L’assessore alla Mobilità e Trasporti ha rassegnato oggi le proprie dimissioni, protocollate in tarda mattinata.
Non si tratta, in realtà, di una sorpresa. Già da diversi giorni si rincorrevano voci in tal senso. Dietro la decisione assunta da Abela ci sarebbero ragioni politiche, con un previsto avvicendamento nell’esecutivo comunale a cui, tuttavia, secondo indiscrezioni, si sarebbero aggiunte anche divergenze di vedute con la squadra di governo cittadino che potrebbero avere accelerato i tempi.
A breve dovrebbe essere ufficializzato il nome del nuovo assessore. Secondo voci non confermate si tratterebbe di una personalità trasversale all’attuale maggioranza.
“Ringrazio Abela – dichiara il sindaco Garozzo – per l’importante lavoro svolto. Mi dispiace dovermi privare di un assessore dotato di un forte pragmatismo e che si è speso con serietà in tutte le iniziative in cui si è impegnato. Grazie anche al suo lavoro, nelle prossime settimane invieremo al consiglio comunale i piani urbani della mobilità e del traffico, ma vorrei ricordare inoltre: il tavolo tecnico permanente della Protezione civile, delega che ha gestito fino alla scorsa estate; il taxi a 2 euro per Ortigia; la riorganizzazione dei sensi di marcia e della segnaletica in via Bulgaria e nell’area compresa tra via Lentini e via Franca Gianni; il restauro della caserma della Polizia municipale; i pos nei parcometri; la riorganizzazione delle linee di trasporto verso la zona sud e balneare che entrerà in vigore la prossima estate”.
Dario Abela, che ha ringraziato a sua volta il sindaco per avergli “offerto l’onore e la possibilità di potermi mettere al servizio della mia città” lascia la carica di assessore “per prevalenti ragioni etiche” perché gli impegni personali sono, scrive nella lettera, “sempre più inconciliabili con la prosecuzione” di un “mandato di visibilità e remunerato”.
Scrive ancora l’ex assessore: “Il momento delicatissimo che sta attraversando la nostra città richieda amministratori, oltre che politicamente bravi, anche tecnicamente e mentalmente predisposti. A questo punto mi dispiacerebbe se l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito si perda nell’impossibilità di agire davvero per il bene comune”.