Siracusa. Società in house, le verifiche della Corte dei Conti, Messina: "Tutto corretto"

“Corretto l’iter seguito per la costituzione delle “Agenzie”, le società in house oggi sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti”. L’ex assessore e consigliere comunale Ferdinando Messina commenta così la vicenda, che vede la citazione in giudizio di 39 tra ex consiglieri e amministratori locali. “Premettendo la mia più incondizionata fiducia nell’operato della Giustizia contabile-commenta Messina-  è opportuno precisare che le “Agenzie” non erano altro che società a totale partecipazione  del Comune di Siracusa, utili a svolgere le attività ed i servizi già espletati da alcune  cooperative (che utilizzavano personale proveniente dal bacino degli L.S.U.), e da personale
precario in forza al Comune da oltre venti anni in base a contratti di diritto privato o altre
forme contrattuali sempre di natura precaria. La costituzione delle “Agenzie”-prosegue-  avrebbe consentito una razionalizzazione dei servizi ed una più funzionale utilizzazione del personale; tale obiettivo è stato oggetto di molti incontri e riunioni, fino ad essere pienamente condiviso da tutte  le forze politiche e sindacali, in ciò
anche confortati da pareri resi da autorevoli professionisti della materia esterni al Comune  e condivisi dagli uffici comunali che poi hanno favorevolmente espresso i propri pareri  tecnici di competenza necessari per la regolarità della delibera di costituzione”. Messina ribadisce “la correttezza amministrativa di quanto deliberato anche in relazione alla  situazione politica dell’epoca e ritengo che -conclude- se, a causa di leggi successivamente
intervenute e dei ricorsi, – presentati in modo strumentale dagli oppositori dell’epoca dopo
aver votato anch’essi la delibera – , non si fosse interrotto il percorso intrapreso oggi,  probabilmente, non sarebbero accaduti alcuni fatti all’attenzione dell’opinione pubblica locale e nazionale”.