Siracusa. Storia di Giovanni, "vi racconto come ho salvato una vita". Primo soccorso a 17 anni

Giovanni, con la leggerezza dei suoi 17 anni fatica vedersi nei panni dell’eroe. Quanto ha fatto questo giovane studente siracusano non è però cosa da tutti i giorni. A raccontare con lui la storia eccezionale è Giuseppe Laurettini, istruttore della Salvamento Academy Italia che ha fatto entrare le efficaci nozioni di primo soccorso anche nelle scuole di casa nostra.
“Era estate. Un mio amico, mentre tornavamo a casa dalla zona balneare, ha un incidente. Un frontale con furgone mentre è alla guida del suo scooter”, racconta Giovanni. La vittima è in preda alle convulsioni e con gli occhi iniettati di sangue. “Stava avendo un arresto cardiaco, con successiva ostruzione delle vie aeree, causata dalla grande quantità di sangue provocata dalla divisione del palato”, spiega dal punto di vista medico Laurettini.
Giovanni, dopo un comprensibile momento di panico, inizia ad applicare quelle procedure di soccorso base imparate a scuola con i corsi della Salvamento Academy. “Un altro mio amico, intanto, si preoccupava di chiamare i soccorsi che sono sopraggiunti nel luogo dell’incidente 40 minuti dopo”, racconta Giovanni. In quei lunghi istanti è lui a tenere aggrappato alla vita il suo amico con continue compressioni toraciche e il massaggio cardiaco. “Fortunatamente con poche mosse aveva rigettato la maggior parte del sangue che gli si era coagulato in gola e il suo battito cardiaco era tornato ad essere stabile”, ricorda ancora Giovanni. “Continuava però ad essere incosciente, dava l’impressione che stesse morendo davvero. Sono arrivate le forze dell’ordine e altre persone ad aiutarmi. Sono stati forse i 40 minuti più lunghi e strazianti della mia vita in cui ho dovuto sentire tra i peggiori lamenti e le peggiori disperazioni dei genitori una volta arrivati”.
Ma il suo amico oggi sta bene e la storia la si può raccontare con il lieto fine. Ha riportato fratture multiple alla mascella, traumi cranici, frattura composta del palato, frattura del setto nasale, cedimento dello zigomo destro e lacerazione del nervo al braccio che lo costringe ad una lunga riabilitazione da una semi paralisi temporanea dell’arto.