Siracusa. Tagli alla rete ospedaliera, Marziano: "Scelta assurda, tornare ai vecchi accordi"

 Siracusa. Tagli alla rete ospedaliera, Marziano: "Scelta assurda, tornare ai vecchi accordi"

Una seduta della commissione Sanità del parlamento siciliano interamente dedicata alla rete ospedaliera della provincia. E’ pronto a chiederla il deputato regionale del Pd, Bruno Marziano, che reclama a gran voce il rispetto degli accordi della precedente bozza nel piano della rete degli ospedali del territorio. “Nel nuovo piano- spiega Marziano- sono emerse delle problematiche che necessitano urgentemente di essere chiarite. Argomento che sarebbe già stato anticipato al presidente della commissione, Pippo Digiacomo. La nuova bozza taglierebbe due posti di Ortopedia all’Umberto I, non tiene conto della necessità di almeno “due posti letto per day hospital nel reparto di Malattie infettive. La stroke unit-prosegue Marziano- resta aggregata alla Medicina, anziché alla nuova unità operativa di Neurologia”.Resterebbero da chiarire, inoltre,anche alcuni aspetti sul futuro di Cardiologia ed Emodinamica. Riduzione paventata per Chirurgia e Medicina generale, con soli 8 posti. Dotazione che, secondo le previsioni del parlamentare dell’Ars, renderebbe “problematica la gestione delle acuzie”. Non andrebbe meglio ad Augusta. Il reparto di Medicina del Muscatello perderebbe 8 posti letti rispetto ad oggi. Nessun incremento previsto per il Day Hospital di Avola, che attualmente dispone di un unico posto letto, mentre a Noto i posti per la riabilitazione sono stati ridotti da 48 a 30. Marziano torna a definirlo “certamente un refuso, perché altrimenti non potrebbero essere garantiti- spiega- i moduli”. In commissione Sanità Marziano chiederà che vengano ripresi in considerazioni gli accordi chiusi, anche a suon di polemiche, per la redazione della precedente bozza del piano per la rimodulazione della rete ospedaliera. “Sono delle criticità – ha continuato Bruno Marziano – che vanno superate, non per mera rivendicazione campanilistica, ma per garantire maggiore funzionalità e determinati servizi. Le nuove disposizioni sarebbero penalizzanti rispetto l’attuale assetto della sanità nella provincia di Siracusa che, invece, deve recuperare un divario di personale e di posti letto rispetto ad altre province”

 

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