Siracusa. Tangenti e "favori" in cambio di lavori: 6 richieste di rinvio a giudizio per dirigenti comunali. E' il caso Stes

 Siracusa. Tangenti e "favori" in cambio di lavori: 6 richieste di rinvio a giudizio per dirigenti comunali. E' il caso Stes

Sei richieste di rinvio a giudizio per dirigenti e funzionari del Comune di Siracusa nell’ambito della vicenda Stes. Sono accusati, a vario titolo, di concussione e abuso d’ufficio. Deciderà se andare o meno a processo il gup, nell’udienza fissata il 15 febbraio prossimo.
Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal pm per l’ingegnere capo, Natale Borgione, i dirigenti Enzo Migliore, Loredana Caligiore e i funzionari Rosario Pisana, Sebastiano Reale e Sergio Russo. Si va verso per l’archiviazione per Enzo Miccoli, Giovanni Parisi, Rosaria Garufi e Salvatore Correnti.
Il “caso” Stes ha preso le mosse dalla denuncia del presidente della cooperativa che per anni ha curato lavori di manutenzione stradale per conto di Palazzo Vermexio, Francesco Abruzzo. Anche in una conferenza stampa, di fronte a telecamere e microfoni, con accanto la consigliera comunale Simona Princiotta e il deputato nazionale Pippo Zappulla, Abruzzo ribadì le forti accuse: tangenti e “favori” di varia natura a dirigenti e funzionari.
La Stes ha sempre lavorato per il Comune dal 2000 al 2015. “Nell’ultimo periodo, procedendo con proroghe di corto respiro e tagli di budget. Spremuti come limoni- ha detto l’imprenditore nel settembre del 2016 – abbiamo deciso di denunciare e siamo stati messi alla porta”. Pesanti le accuse: regali e assunzioni, effettuate nel tempo, a beneficio di figli d’arte. “Noi, lavoratori onesti colpiti dal sistema”.

 

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