Siracusa. Tari e la tariffa gonfiata, rimborsi automatici ma emerge un errore a "favore" del Comune

I contribuenti siracusani si vedranno restituita la quota Tari pagata in eccesso dal 2014 in poi. I rimborsi verranno inseriti nella prima o, al più tardi, nella seconda “bolletta” della tassa sui rifiuti del 2018. Tempi troppo stretti tra il pronunciamento esplicativo del Ministero dell’Economia e Finanza dei giorni scorsi e la scadenza del conguaglio per riuscire a conteggiare lo “sconto” già adesso. La spiegazione arriva dagli uffici della Fiscalità locale.
La vicenda è quella della cosiddetta Tari gonfiata ovvero gli errori di calcolo compiuti da diversi Comuni italiani che avrebbero computato la quota variabile della tassa anche sulle pertinenze (garage, soffitte, cantine). Il Ministero ha chiarito che quella scelta era errata. E pertanto bisogna procedere a rifare i conti.
A Siracusa, la somma incassata in surplus con questo conteggio è tra i 180 e i 190 mila euro, secondo le ultime stime degli uffici. Ma a furia di verificare i conti, a Siracusa si sono accorti di un errore commesso negli anni a favore del cittadino: la quota fissa sulle pertinenze è sempre stata considerata per 1 sola persona e non per il reale numero di componenti il nucleo familiare.
I cittadini interessati potranno presentare apposita istanza ma il rimborso scatterà in automatico, una volta verificate le singole posizioni dei contribuenti siracusani, i quali riceveranno comunque apposita comunicazione. E poi verificheranno l’avvenuto riconteggio sulla bolletta Tari 2018.