Siracusa. "Un fondo per i giovani sportivi promettenti", lettera di Forza Italia al Comune

“Il Comune istituisca un fondo per sostenere le giovani eccellenze sportive, che accedono alle nazionali”. La sollecitazione parte da Ey Bandiera, coordinatore provinciale di Forza Italia, che ieri ha incontrato su questo tema il vicesindaco, Francesco Italia. “Ho riscontrato segnali di apertura- commenta Bandiera, che poi spiega nel dettaglio l’idea del suo partito- Nell’attribuire un plauso ai giovani e ai giovanissimi della nostra Siracusa, per gli importanti risultati ancora una volta conseguiti nell’attività sportiva stagionale dilettantistica a livello regionale, in diverse discipline, mi preme rappresentare la sempre più frequente difficoltà delle società sportive e delle famiglie di questi atleti, sulle quali già gravano spese per le rette mensili, medico-sportive e per l’attrezzatura sportiva occorrente, nell’affrontare le spese di trasferta necessarie per il proseguo dell’attività in competizioni nazionali. Accade infatti -argomenta Bandiera- che molti giovani, preziose risorse ed eccellenze della nostra terra, le loro famiglie e le società sportive dilettantistiche, siano costretti a rinunciare ad importanti gare e a traguardi nazionali, che renderebbero anche grande lustro alla città, non essendo in agevole condizione di sostenere il peso di un biglietto aereo, hotel e soggiorno, di una trasferta. Un gap che nemmeno il Comune, in assenza delle risorse necessarie, riesce oggi ad affrontare”. L’assessore allo Sport non avrebbe escluso l’ipotesi, nonostante non si tratti di una soluzione adottabile nell’immediato, vista la mancata approvazione del Bilancio di previsione 2017. “Il fondo – prosegue Bandeira- dovrebbe sostenere l’improvvisa necessità degli atleti e delle società sportive che, da un giorno ad un altro, qualificatisi, accanto alla gioia e alla soddisfazione di un meritato e costruito, con sacrifici, successo, devono immediatamente mettere i piedi per terra e confrontarsi con la cruda realtà di un contesto economico depresso, nel quale i privati, nonostante la crisi si sforzano di fare la propria parte e nel quale il pubblico, risulta essere impotente”.