Siracusa. Veleni nel Pd, lettiani contro i bersaniani: "Comportamento inverosimile"

 Siracusa. Veleni nel Pd, lettiani contro i bersaniani: "Comportamento inverosimile"

“Toni e contenuti inverosimili, che nulla hanno a che vedere con la politica e la dialettica interna dei partiti”. Così il portavoce dell’area Letta, Massimo Accolla commenta le ultime dichiarazioni di alcuni esponenti della componente bersaniana, legate alle dispute interne alla forza politica di via Socrate e sfociate nel deferimento del capogruppo al Comune, Francesco Pappalardo alla commissione di Garanzia in segno di protesta contro l’espulsione di Simona Princiotta dal gruppo consiliare. “L’evocazione di una “politica” passata ormai sepolta da decenni -commenta Accolla – mostra i chiari limiti dell’analisi da cui scaturiscono le affermazioni.Continuare a sostenere la validità del congresso è una affermazione quanto mai fantasiosa, aldilà di un tesseramento “discrezionale”ed in barba a tutti i regolamenti del partito (vedi il tesseramento di Consiglieri Comunali eletti in liste antagoniste al Pd per cui è previsto due anni di attesa) esercitato da chi oggi predica moralità e rispetto delle regole”. Il portavoce dei lettiani si domanda quali, ipotizzando che possa trattarsi “di quelle che hanno portato alla esclusione dal voto un componente la direzione provinciale perché qualcuno aveva “sbagliato” la stesura dell’elenco. Deferire il capogruppo ad un organismo “di garanzia”-prosegue il documento-  uscito da un congresso che ha avuto uno svolgimento quanto mai discutibile è pretestuoso è nasconde evidentemente altri interessi nella vicenda”.Accolla ricorda che quella decisione è stata assunta all’unanimità dai consiglieri eletti nella lista del Pd. “Perché, allora -chiede- non chiedono l’espulsione di tutti loro?”. La strada per uscire da questa situazione, secondo l’esponente dell’area Letta, è la stessa indicata da Enzo Pupillo: “il confronto e la disponibilità a fare un passo indietro da parte di tutti coloro che ricoprono incarichi nel Pd,eliminando la cultura del sospetto e della dietrologia e avviando una fase di riconciliazione e di gestione del partito al servizio della gente e non- conclude Accolla- alle mire egemoni di nessuno”.

 

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