Siracusa. Vento e mareggiate, la duplice vulnerabilità: cadono pali della luce e si sbriciola la costa

E’ il vento il protagonista di queste prime giornate invernali. Nelle ultime ore ha soffiato con intensità, sferzando soprattutto la zona sud della provincia. A Pachino folate a 57,6 km/h: è il dato più alto registrato nelle ultime.
A Siracusa il vento si è “fermato” a 43,2 km/h, spingendo le mareggiate su coste che si scoprono vulnerabili al cambiamento climatico. Ha ceduto un pezzo degli storici Ru Frati, problema che peraltro era già noto visto che in estate si era cercato di mettere in sicurezza la scogliera nell’ambito del mini programma di interventi per bagnanti messi in campo dal Comune di Siracusa. Purtroppo, conoscere un problema non sempre significa riuscire a risolverlo per tempo.
Due i pali della pubblica illuminazione rovinati al suolo. Per fortuna senza conseguenze. Ma ancora una volta ci ha messo del suo anche la dea bendata. Perchè in via Algeri è caduto a pochi passi da auto in sosta ed in un momento in cui, per fortuna, non c’erano bambini intorno. Altro palo della luce crollato in via Luigi Cassia, in piena rotatoria. Peraltro il palo era ancora lì, divelto, questa mattina. Mentre in via Algeri si è provveduto alla sostituzione. Questo, almeno, va riconosciuto.
Dopo il precedente di viale Teocrito, fa indubbiamente “rumore” questa duplice caduta. Questa volta è impossibile individuare concause come la corrosione operata alla base dalla pipì dei cani. E individuare nel vento l’unico responsabile sarebbe come non vedere un potenziale problema che sembra richiedere, invece, una massiccia operazione di verifica sui circa 15.000 pali della pubblica illuminazione presenti in città. Se fosse solo colpa esclusiva del vento, a Trieste sarebbero da tempo senza illuminazione a causa della bora che spira a velocità anche più che doppie di quelle registrate nelle ultime ore a Siracusa.