Siracusa. "Voti mafiosi comprati da candidati alle Regionali", le parole di Borrometi accendono la polemica

 Siracusa. "Voti mafiosi comprati da candidati alle Regionali", le parole di Borrometi accendono la polemica

Il giornalista d’inchiesta Paolo Borrometi è tornato a Siracusa, questa volta per parlare di quella zona grigia tra mafia e politica. Lo ha fatto anticipando il suo prossimo reportage, dedicato a tre candidati della provincia di Siracusa alle scorse elezioni regionali che avrebbero comprato voti attraverso accordi con la criminalità locale. Niente nomi, almeno per il momento, non si sa quindi se il riferimento sia a candidati eletti o no. Borrometi lo svelerà nei prossimi giorni. Intanto ha però anticipato il “prezziario”: 30 euro a voto con eventuale sconto su un ampio “pacchetto”.
Al suo fianco, il senatore grillino Giarrusso, componente della commissione antimafia è autore del libro “Il voto di scambio politico-mafioso”, presentato a Siracusa, ieri sera, nella sala multimediale del Libero Consorzio Comunale. “La mafia esiste e nel siracusano non si nasconde”, ha spiegato proprio Giarrusso che in commissione antimafia ha chiesta più attenzione per gli atti amministrativi di alcuni Comune della zona sud della provincia. Sabato nuovo appuntamento ad Avola, con altre anticipazioni promesse da Paolo Borrometi, sotto scorta dopo le minacce ricevute dalla mafia per le sue inchieste.

 

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