Torna pubblica la gestione del mercato dei fiori

fioriÈ ripresa stamattina la gestione pubblica del mercato dei fiori, che ha coinciso con il suo trasferimento nello spazio alle spalle del mercato ortofrutticolo con ingresso da via Columba. L’area di vendita, dunque, torna alla sua sede originaria; si chiude l’esperienza della gestione privata durata 5 anni. La zona di finora utilizzata in via Elorina, sempre comunale, avrà una nuova destinazione d’uso attualmente al vaglio dell’Amministrazione.
“Il trasferimento è avvenuto con pieno successo – afferma l’assessore alle Attività produttive, Fabio Moschella -. Soprattutto è avvenuto con l’entusiasmo dei commercianti, che stamattina sono tornati numerosi con la loro merce; hanno risposto al nostro appello in 12, sui 15 previsti, mentre nell’ultimo periodo della gestione privata se ne presentavano solo poche unità. Ciò è stato possibile grazie all’ottimo lavoro fatto rapidamente dall’ufficio, che ha destato l’interesse dei fiorai. Immediata è stata la risposta della gente, venuta numerosa sin dall’apertura degli stand, a testimonianza dell’attenzione che c’è attorno a questa iniziativa”.
Il mercato si terrà, secondo tradizione, nella mattine di sabato e domenica. La nuova area è grande 750 metri quadrati. Sono stati disegnati gli stalli (ciascuno per ora è di 35 metri quadrati), sono state realizzate le vie di fuga, sono stati installati i bagni chimici, è stata prevista un’area parcheggio ed è stata disposta la sorveglianza dei Polizia annonaria.
“L’area – conclude l’assessore Moschella – è stata organizzata e attrezzata in maniera da essere compatibile con le esigenze del commercio. La decisione della Giunta di tornare alla gestione pubblica risponde di certo alle attese degli imprenditori e della gente. Inoltre porterà un vantaggio alle casse comunali. Il vecchio gestore privato, infatti, versava all’Ente 1.600 euro l’anno di canone; i commercianti invece pagano al Comune il corrispettivo per l’occupazione del suolo pubblico che, per le aree di mercato, è di 18 euro l’anno per metro quadrato”.

 

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