Vigili urbani di quartiere, parte l'esperimento firmato Gambuzza e Miccoli

 Vigili urbani di quartiere, parte l'esperimento firmato Gambuzza e Miccoli

Tempi celeri per la riorganizzazione della Polizia municipale a Siracusa. L’assessore al ramo, Silvana Gambuzza annuncia una serie di modifiche, che dovrebbero avere come vantaggio un utilizzo più razionale delle risorse umane a disposizione e, al contempo, una presenza più capillare dei vigili urbani nelle diverse zone del capoluogo. Ogni quartiere avrà un suo mini comando e nel caso di Cassibile e Belvedere, l’esperimento sarebbe già partito. “Stiamo cercando di sfruttare al meglio uomini e mezzi – spiega l’assessore Gambuzza- fermo restando che l’organico è insufficiente e che in futuro si dovrà valutare la possibilità di riqualificare alcuni dei nostri dipendenti, perché siano o tornino ad essere degli agenti a tutti gli effetti”. I vigili di quartiere avranno una sola circoscrizione come destinazione. Questo significa che i residenti delle diverse zone della città avranno a che fare sempre con gli stessi agenti. “Vogliamo che si crei anche un rapporto umano – prosegue Gambuzza- e che i nostri uomini possano avere contezza di qualsiasi esigenza si registri in una determinata area del capoluogo, così da essere in grado di proporre soluzioni al comando municipale e di intervenire con la massima tempestività nel caso in cui serva un intervento urgente, di qualsiasi natura sia”. I poliziotti municipali lavoreranno a bordo di auto e di mezzi a due ruote, acquistati dalla precedente amministrazione comunale e adesso in fase di consegna. La Polizia municipale, ai comandi di Enzo Miccoli, continuerà ad avvalersi del sistema “Scout”, videocamere installate su automobili in dotazione al comando e che, girando per le vie della città possono “immortalare” qualsiasi infrazione al codice della strada, ma soprattutto quelle legate alla sosta “selvaggia”. “In particolari circostanze, però- conclude l’assessore- chiederemo ai nostri vigili di essere un pò più elastici rispetto al passato. Non dovranno esserlo, ovviamente, nel caso in cui le violazioni siano “disinvolte” e motivate da ragioni diverse dall’emergenza”.

 

Potrebbe interessarti