Siracusa. "Riapertura regolamentata del cimitero", la battaglia diventa regionale

Riaprire il cimitero comunale, con regole ben stabilite, rigide, nel massimo rispetto delle norme per il contenimento dell’emergenza Coronavirus. La proposta del  Comitato “Gli Angeli” , guidato da Giacinto Avola sembrava destinata ad essere accolta dal Comune. L’assessore ai Servizi Cimiteriali, Alessandra Furnari aveva mostrato apertura, condividendo, durante i colloqui che si sono svolti, il programma che il comitato stava studiando per garantire alle famiglie siracusane la possibilità di qualche minuto di raccoglimento per rendere omaggio ai propri defunti. “Avevamo previsto tutto- spiega Avola- con delle precise regole per evitare ogni possibilità di assembramento. L’amministrazione comunale non sembrava avere nulla in contrario”. L’ostacolo sarebbe, però, burocratico. Il Comune, infatti, non sarebbe nelle condizioni di autorizzare l’apertura, per cui servirebbe l’ok della Regione. Una delusione per il comitato e per le famiglie che attendevano l’esito del percorso intrapreso. Lungi dal demordere, tuttavia, Giacinto Avola ha voluto vederci chiaro. In questi giorni, una vicenda analoga si sarebbe verificata a Catania, dove il Comune avrebbe prima detto “si” ma poi fatto una sorta di marcia indietro obbligata, per via della necessità, appurata strada facendo, di ottenere prima l’autorizzazione da parte della Regione. Il gruppo di Catania si è costituito in comitato, si chiama “Gli Angeli di Catania” . Insieme al gruppo guidato da Giacinto Avola, si farà adesso pressing sulla Regione con una voce univoca. “L’appello è adesso rivolto anche alle altre province siciliane- aggiunge Avola- La questione riguarda tutti noi, nella stessa maniera. Vorremmo poter accedere all’interno del cimitero secondo un ordine ben stabilito, magari alfabetico, con un numero massimo di persone ammesse, con l’accesso, magari, con mezzi propri per evitare assembramenti e, ovviamente, con mascherine e guanti obbligatori. Si parla tanto della necessità di contenere lo stress psicologico di questo periodo. Questo è uno di quegli elementi su cui intervenire non comporta alcun rischio, ma sarebbe di enorme sollievo per tanti di noi”. L’ipotesi non prevede, ovviamente, anche la riapertura degli esercizi commerciali dei fiorai. L’attenzione è focalizzata soltanto sull’aspetto intimo del rendere omaggio ai familiari defunti.