Siracusa. Memoria su Carta, la Soprintendenza mette in mostra l'opera del disegnatore melillese

“Memoria su Carta” è il titolo di una mostra che sarà inaugurata domani mattina alle 10,30 nella Sala Caravaggio della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali, in piazza Duomo e che resterà fruibile per i successivi tre mesi. L’obiettivo è esaltare la figura di Rosario Carta, professionista vissuto tra l’Ottocento e il Novecento, che ha contribuito in maniera determinante a far conoscere i risultati delle scoperte archeologiche effettuate in Sicilia. Era un disegnatore,  restauratore, fotografo , compositore di tavole editoriali, affiancando l’attività di illustri archeologi, a cominciare da Paolo Orsi ed a seguire, Giuseppe Cultrera, L. Bernabò Brea, Ettore Gabrici, ma ancor prima Giulio Emanuele Rizzo, peraltro suo concittadino melillese. La mostra espone i  disegni scelti tra quelli conservati negli Archivi della Soprintendenza o dati in prestito dagli eredi del Carta. I visitatori potranno notare la meticolosità del tratto della matita o delle linee stese con l’inchiostro di china, i colori utilizzati per riempire i campi degli esemplari architettonici degli edifici di culto, o degli acquarelli cui il Carta ha fatto ricorso per riprodurre le immagini stese sulle pareti delle catacombe siracusane.Un lavoro certosino che ha permesso di conservare sulle carte la memoria di tanti complessi archeologici, molti casi, oggi perduti a causa della trasformazione dei territori. Accanto alle opere di Carta esposti anche altri disegni realizzati da professionisti che lavorarono contemporaneamente.Per tramandare la memoria di questo illustre figlio della nostra terra è stato costituito uno staff di  professionisti della Soprintendenza, che hanno operato a fianco di Rosalba Panvini, curatrice scientifica dell’evento insieme a Marcella Accolla, e cioè Andrea Patané, Sara Cicero, Daniela Marino, Loredana Saraceno, Nuccia Alota, Santo Sala, Francesco Rizza, Rosalba Lo Monaco, Patrizia Camelia, Giuseppe Armeri, Roberto Puzzo, Riccardo Boccaccio; Antonio Sipala.L’allestimento e la grafica sono stati curati da Maurizio Spina e da Andrea Di Giovanni del DICAR dell’Università di Catania e da Salvatore Rizzo.