Operazione Alcatraz, spaccio di droga nel carcere di Augusta: arrestate 11 persone

Come il noto penitenziario americano, è stata ribattezzata Alcatraz l’operazione della Dda di Catania che ha sgominato un’organizzazione dedita al traffico di hashish all’interno del carcere di Augusta. Undici persone sono state arrestate, nove in carcere mentre per due degli indagati sono stati disposti i domiciliari.
La droga – e in alcuni casi anche dei telefonini – entravano nell’istituto di pena insieme a detenuti al rientro da permessi premio, oppure nascosti in involucri di patatine da persone in visita dall’esterno. Ma i sistemi erano vai, anche pannolini per bambini o brick di succhi di frutta lasciati in appositi cestini dei rifiuti da dove venivano recuperati da chi sapeva cosa fare.
L’indagine hanno preso le mosse dalle dichiarazioni di alcuni detenuti che hanno permesso, attraverso una serie di accertamenti e servizi di controllo, di risalire e ricostruire l’organizzazione ed il traffico di droga in carcere. Un’attività tecnica condatta dal Gico del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Catania e dal nucleo Investigativo regionale di Palermo della Polizia penitenziaria.
Sono stati arrestati e condotti in carcere il 39enne Ignazio Ferrante, Michele Ferrante (60), Andrea Marino (46), Domenico Misia (36), Giuseppe Misia (25), Angela Palazzotto (48), Valentina Romito (32), Andrea Scafidi (32) e Carmelo Valentino (52). Disposti invece i domiciliari per Giuseppe Arduo (26 anni) e Clotilde Maranzano (61) anni. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito tra Sicilia, Calabria e Friuli Venezia Giulia.
Secondo le risultanze d’indagine, a capo dell’organizzazione vi sarebbero stati i detenuti Andrea Marino e Ignazio Ferrante. Per l’accusa, il primo “avrebbe impartito dal carcere direttive” a complici all’esterno su “quantitativi, tipologia, prezzi e modalità di pagamento della droga, coordinando le successive fasi di introduzione clandestina e cessione ad altri detenuti”. Il secondo, si legge nelle carte dell’inchiesta, “avrebbe curato l’approvvigionamento, il confezionamento, il trasporto e l’ingresso dello stupefacente” nella struttura carceraria, coadiuvato da sei complici. Ferrante, secondo l’indagine, avrebbe così “sfruttato” la sua mansione di addetto alle pulizie per recuperare, con vari stratagemmi, droga e telefonini dai rifiuti.
Il traffico di droga all’interno del carcere di Augusta era fiorente. Il prezzo di un panetto di hashish, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si attestava tra i 1.500 e i 2.000 euro. Per il pagamento, si sarebbe fatto ricorso a carte prepagate nella disponibilità di complici all’esterno, in particolare la madre e la compagnia di Ferrante e la compagna di Marino. Le tre donne si sarebbero quindi occupate della “contabilità” dell’organizzazione.
Durante le indagini, per tre persone è scattato l’arresto in flagranza per spaccio. Sono stati sequestrati, in diversi momenti, 15 panetti di hashish e diversi telefoni cellulari.
L’attività criminale veniva gestita anche attraverso i cellulari introdotti in carcere. Dotati di sim intestate a persone inesistenti, erano – secondo la Dda – “strumento fondamentale per le quotidiane comunicazioni con l’esterno”.




Social Housing a Grottasanta, niente fondi di Agenda Urbana: il Comune vira su un nuovo bando

Cambiano in programmi del Comune in merito al progetto di Social Housing pensato per l’ex Convento di Grottasanta. Nonostante la corsa contro il tempo, a fine 2023, per non perdere i fondi di Agenda Urbana destinati alla riqualificazione dell’immobile, da destinare ad attività sociali, Palazzo Vermexio ha dovuto virare su un’altra scelta (e adesso su un’altra ancora) per concretizzare un’iniziativa che dovrebbe avere un impatto forte nell’ambito delle politiche sociali in città. Con una delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale retta dal sindaco, Francesco Italia, l’amministrazione comunale annuncia l’intenzione di “procedere all’individuazione di un soggetto associativo e/o organizzazioni non lucrative di utilità sociale a cui affidare in concessione, senza corresponsione di un canone, per 10 anni, l’immobile. Chi se lo aggiudicherà dovrà realizzare progettazione e “lavori di efficientamento,riqualificazione funzionale e ristrutturazione attraverso fondi propri o attraverso contributi, sovvenzioni, donazioni o altre forma di finanziamento”. Un progetto per la riqualificazione dell’ex Madonna delle Grazie, in realtà, era stato realizzato in passato, dal Comune insieme ad Ance e Iacp. Si trattava in quel caso di un’idea di massima per il “potenziamento del patrimonio pubblico e privato esistente e di recupero di alloggi di proprietà dei Comuni e ex Iacp per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali”.
L’edificio che in passato ospitava la Casa Madonna delle Grazie è di proprietà comunale e versa in stato di abbandono. E’ stato anche spesso oggetto di atti vandalici. Il Comune intende farne una Cittadella della Solidarietà e con Agenda Urbana sembrava possibile accedere a finanziamenti per circa 5 milioni di euro. Gli uffici comunali avrebbero poi optato per l’accesso a risorse attraverso la Fua, area funzionale urbana della Sicilia, che tuttavia non si è rivelata una strada “veloce”. Al contrario, tutto sembrerebbe al momento immobile. Da qui, la scelta di andare intanto avanti in un altro modo. La prima idea progettuale, che era tecnicamente un progetto di fattibilità tecnico-economia venne presentata nel 2020. L’obiettivo era e per certi versi resta quello di creare un innovativo modello sociale e abitativo. All’interno del grande complesso potrebbero trovare posto, se si mantenesse questa linea, 9 appartamenti singoli, 19 matrimoniali, 4 per famiglie, 12 stanze singole e 4 matrimoniali. Nel progetto si dava spazio anche ai servizi di foresteria, lavanderia ed ai cosiddetti servizi di quartiere aperti anche all’utenza esterna con ingresso dal portico su via Grottasanta. Erano previsti un centro di aggregazione, un centro di orientamento, un’area coworking, caffetteria e centro famiglia. Si pensava, inoltre, ad un cineforum laddove si trovava la chiesa dell’ex Madonna delle Grazie. “La giunta-spiega Italia- ha scelto di approfittare della straordinaria opportunità offerta da una coda del Pnrr,che consente a una serie di grandi player di occuparsi della rigenerazione e della efficientamento energetico di immobili comunali che ne hanno bisogno, con la possibilità di affidare per 10 anni questi immobili a finalità sociali. Visti i tempi della FUA,che appaiono biblici, abbiamo pensato di usare un altro strumento per arrivare prima al fine, che è appunto quello di destinare a funzioni sociali quegli spazi”.

Foto: un rendering del progetto originario




Uno spazio di coworking per stranieri all’ex Hub di via Mirabella: pronto il bando

Uno spazio di coworking all’ex Hub di via Mirabella. Il Comune è pronto a pubblicare un bando per l’affidamento dell’immobile da destinare a tale funzione, come pensato originariamente diversi anni fa. L’amministrazione comunale tiene conto di dinamiche che vanno consolidandosi, a partire dall’abitudine, che prende piede, da parte di manager e non solo del Nord Italia e stranieri che scelgono di trascorrere diversi mesi a Siracusa, lavorando in smart working, così da potersi godere luoghi e clima per una fetta dell’anno. Una scelta del genere, secondo il sindaco Francesco Italia, “va certamente incoraggiata e supportata attraverso servizi che possano essere adeguati alle esigenze dei lavoratori in “trasferta”. Spazi, dunque, di coworking attrezzati adeguatamente, strumenti tecnologici all’avanguardia e i comfort che servono per agevolare lo svolgimento delle attività di quanti decidono di vivere nella nostra città per godersela nel periodo più bello dell’anno, quando anche le condizioni climatiche invogliano certamente ad una permanenza più lunga. La gestione dell’immobile di via Mirabella sarà affidata ad un soggetto (immaginiamo locale) che dimostri di avere in requisiti necessari per un percorso che- così lo pensa l’amministrazione comunale- sarà un’impresa sociale e produrrà, d’altro canto, valore”.




Rissa con bastoni per una relazione interrotta: 4 denunciati a Pachino

Quattro uomini, residenti a Pachino, sono stati denunciati dagli Agenti del Commissariato di Pachino per il reato di rissa.
Nello specifico, gli agenti sono intervenuti per una lite in strada, quando le 4 persone denunciate si stavano picchiando con dei bastoni di legno. Il violento litigio era scaturito dalla fine della relazione sentimentale tra uno dei denunciati, un uomo di 56 anni, e la sua ex.
Alla rissa partecipavano anche un trentenne, figlio del 56enne, un 48enne, fratello della donna e il figlio di lei, un giovane di 24 anni.
Tutti e quattro i partecipanti alla rissa ricorrevano a cure mediche, riportando ecchimosi, contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo




Distrugge il braccialetto elettronico per fuggire da Biella e tornare ad Augusta: arrestato

Un uomo di 33 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Augusta per i reati di evasione e falsa attestazione d’identità.
Nello specifico, dalla Questura di Biella perveniva agli investigatori del Commissariato la segnalazione che il 33enne, dopo aver distrutto il braccialetto elettronico, si era allontanato per recarsi, verosimilmente, ad Augusta, sua città di nascita.
Gli uomini, diretti dal Dr. Naccarato, intercettavano sul treno, nei pressi della stazione, l’evaso che tentava di eludere il controllo presentando dei documenti appartenenti a un’altra persona cercando di celare la propria identità.
La mossa dell’uomo non sortiva i risultati sperati in quanto i poliziotti non cadevano nel tranello ed identificato compiutamente l’uomo per il 33enne evaso e, dopo le incombenze di legge, lo conducevano in carcere.




Tartaruga Caretta caretta rinvenuta morta a Marina di Melilli

Un grosso esemplare adulto di tartaruga Caretta caretta è stata rinvenuto spiaggiato e morto nei pressi di Marina di Melilli.
La tartaruga, con un carapace con le caratteristiche cinque placche costali e l’evidente carenatura dorsale, presentava cospicue dimensioni (una lunghezza di circa 80 cm, una larghezza intorno a 40/50 cm e un peso stimato di almeno 80 chilogrammi). È possibile, considerato lo stato di decomposizione, che la morte sia avvenuta pochi giorni fa. Non è stato possibile al momento comprendere la causa del decesso, se si sia spenta in mare aperto o sulla spiaggetta, o se la morte sia legata all’alto livello di degrado e di inquinamento presente in quella zona di costa siracusana oppure a motivi naturali.
Il ritrovamento è stato fatto da Salvo La Delfa, docente di scienze dell’Einaudi, e dalla guida naturalista Andrea Bartoli, durante un trekking costiero lungo la costa che va da Marina di Priolo a Targia, nelle vicinanze dell’edificio in cui è stato dipinto il murales dedicato a Salvatore Gurreri, l’uomo che si battè contro l’insediamento del polo petrolchimico nel territorio, e a due passi dalla spiaggia di Marina di Priolo dove in questi ultimi anni si è osservata una notevole nidificazione della specie Caretta caretta.
Il rinvenimento è stato comunicato alla Capitaneria di Porto di Siracusa che ha inviato una motovedetta nel luogo di ritrovo e ha attivato il protocollo previsto in questi casi, allertando il Comune di pertinenza e gli organi e le autorità competenti.




“La comunicazione cristiana nei social” di Salvatore Di Salvo. La presentazione a Lentini

(cs) Sarà il conduttore televisivo e autore Tv Salvo La Rosa a presentare il libro La comunicazione cristiana nei social” (edizione Apalós) di Salvatore Di Salvo che si terrà giovedì 2 maggio 2024, alle 19,30, nella chiesa Sant’Alfio e Santa Maria La Cava di Lentini. L’evento promosso dalla Parrocchia Santa Maria La Cava e Sant’Alfio, dal Comitato della Festa di Sant’Alfio, dai devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio, dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Ucsi, farà tappa a Lentini in occasione della novena in preparazione dei festeggiamenti in onore di Sant’Alfio, patrono della città. La presentazione ha avuto il patrocino dell’amministrazione comunale e il sostegno dell’Azione cattolica italiana, dall’associazione nazionale carabinieri, dall’Associazione nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, sezione territoriale di Catania, dall’Archeoclub, dalla Pro Loco di Lentini, dall’Unpli di Siracusa, e dal settimanale Cammino, da Radio Una Voce Vicina In Blu e dalla libreria “Amore”. L’evento, moderato da Luca Marino, presidente della Cooperativa “Cammino”, sarà aperto con l’intervento musicale del maestro Cunegonda De Cicco, l’organista che suonerà alcuni brani con l’organo monumentale della chiesa madre di S. Alfio, appena restaurato grazie ai fondi messi a disposizione della Regione siciliana ed ad un contributo dell’Otto per mille dall’azienda “Artigiana organi” di Francesco Olivieri. Poi i saluti di don Maurizio Pizzo, parroco della chiesa Madre, del sindaco Rosario Lo Faro, del presidente del Comitato “Festa di Sant’Alfio” Pippo Cosentino, del primo spingitore dei Devoti spingitori della “Vara di Sant’Alfio” Cirino Sambasile e del presidente provinciale dell’Unpli Siracusa Luca Fazzino.Il libro del giornalista Di Salvo, collaboratore del Giornale di Sicilia, redattore del settimanale Cammino, direttore di Radio Una Voce Vicina in Blu, segretario nazionale Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è una riflessione che ci riporta alle parole di papa Francesco pronunciate nel 2014 durante la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In quell’occasione il Santo Padre esortava quanti si occupavano a vario titolo di comunicazione a creare una rete digitale di umanità. Non una rete di fili ma di persone. Durante la pandemia, Di Salvo vede nascere il profilo social di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, la quale cerca di comunicare in una maniera differente profondi temi spirituali e personali. Un nuovo modo di informare, di condividere qualcosa ma anche di consegnare messaggi al mondo degli internauti. La prossimità del messaggio, che diventa “conquista per conquistare” l’altro, divenendo vicinanza e condivisione. Ciò che colpisce Di Salvo è che Sabrina Fugazza, tramite Instagram, posta giornalmente non messaggi che mettono al centro la persona, cioè l’io, ma messaggi con contenuti anche religiosi, legati ai diversi momenti della vita della chiesa e del mondo ecclesiale con una creatività tutta personale, in un percorso unico e propositivo nel suo genere.
Di Salvo sceglie 13 post tra i circa 4 mila di Sabrina Fugazza, da inserire nel libro, facendoli commentare a don Luca Roveda, agiografo della diocesi di Pavia, e a don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio comunicazione della Cesi e della diocesi di Acireale. “Il viola è un colore che profuma” è il claim di Sabrina Fugazza, che nasce da una profonda conversazione personale e spirituale. La caratteristica del colore viola comunica il senso della metamorfosi, della spiritualità e del mistero che si riflette nella comunicazione utilizzata nei social, intervenendo nel libro con “Il linguaggio visivo per conoscere, esprimersi, comunicare” e “E’ il cielo che regge la terra”, unitamente ad alcuni elaborati grafici di Gabriele Poggi e all’intervento di Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino” di Siracusa, in cui si descrive l’Allineamento fra cielo e terra nel Mediterraneo, crocevia di popoli.
Presenti anche i contributi: “Tradurre” di Luigi Ferraiuolo, segretario generale del “Premio Buone Notizie”; “Libertà e limiti della rete” di Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e Radio InBlu; “L’ascolto nel silenzio di Giuseppe” di Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Maria Con Te; “Mettersi a servizio dell’altro” di Alessandra Ferraro, direttore di Isoradio Rai; “Usi e abusi dei social media” di Francesco Pira, professore associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e direttore del master in Esperto della Comunicazione Digitale Università di Messina; “Comunicare e bene” di Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter; “Comunicare la verità” di Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; “Arrivare al cuore degli uomini” di Luca Marino, presidente della cooperativa del Settimanale diocesano “Cammino”; “Isole digitali” di Salvo La Rosa, conduttore e autore televisivo, direttore artistico Tgs, Rtp, Rgs, Antenna dello Stretto.La prefezione di padre Francesco Occhetta, s.i., e la postfazione di Vincenzo Varagona. Durante la serata verrà presentato anche il libro “ComunIcare, 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice”, edito dalla Lev (Libreria Editrice Vaticana), a cura di Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo, con la prefezione di Paolo Ruffini.




Riapertura della Biblioteca di Grottasanta, il Pd “Grande soddisfazione”

L’assessorato alla Cultura e la II Commissione si sono riuniti, nella giornata di ieri, per la riapertura della Biblioteca di Grottasanta, alla Mazzarrona. La biblioteca, che torna fruibile, nei mesi scorsi ha subito importanti lavori di ristrutturazione. Alla riapertura hanno partecipato l’assessore alla Cultura Fabio Granata, i componenti della II Commissione consiliare e i vertici dell’assessorato alla Cultura, Cascio e Marino.
“Siamo estremamente lieti che la biblioteca abbia potuto riaprire i battenti e che anche questo presidio sia stato ripristinato: le biblioteche rappresentano punti nevralgici per la vita della città e connettori fondamentali con tutti i luoghi della formazione. Risulta infatti fondamentale rendere la struttura – e, come questa, tutte le altre – idonea a garantire al personale un luogo di lavoro degno e agli utenti un rifugio e un punto di riferimento accogliente e fornito”, sottolinea il gruppo consiliare del Partito Democratico.
“I lavori di ristrutturazione della Biblioteca Grottasanta, come pure l’intero sistema bibliotecario, sono stati più volte oggetto di dibattito in consiglio comunale e della commissione stessa che si confermano sensibili al tema e si dimostrano in grado di tenere alta l’attenzione. Le biblioteche comunali sono tema centrale del dibattito e come tali vanno trattate. Il gruppo consiliare del PD ritiene fondamentale affrontare con sistematicità la gestione del patrimonio librario ed è pronto fin da ora ad affrontare il tema della biblioteca centrale e dell’edificio in cui ha sede. Il gruppo consiliare ha, infatti, sempre dichiarato contrarietà alla vendita dell’immobile e nelle prossime settimane intende dare il proprio contributo in merito al futuro dell’edificio e al trasferimento del patrimonio librario”.
Il gruppo consiliare del PD è fermamente convinto che la costruzione di percorsi culturali e la strutturazione dei suoi centri attivi di propulsione siano una delle principali traiettorie di sviluppo futuro della città.




Pallanuoto, al via i playoff scudetto: l’Ortigia dovrà affrontare la Pro Recco

Conclusa la seconda fase, il campionato di Serie A1 è pronto a vivere il suo momento più importante: i play-off scudetto. Si parte domani, con la gara 1 delle semifinali. L’Ortigia, domani pomeriggio alle ore 15, alla piscina “Antonio Ferro” di Recco, dovrà affrontare la corazzata della Pro Recco. Per Napolitano e compagni, quella contro i campioni d’Italia e d’Europa in carica è una sfida proibitiva, con tutti i pronostici a favore degli uomini allenati da coach Sukno. I recchelini, dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia, hanno risposto con una prova di forza in Champions, battendo il Marsiglia in trasferta e guadagnando l’accesso alla Final Four del trofeo continentale vinto consecutivamente negli ultimi tre anni. Domani i liguri cercheranno di mettere subito in chiaro le cose per evitare intoppi e toccherà all’Ortigia l’arduo compito di mantenere il match e il punteggio in vita il più a lungo possibile, anche in vista di gara 2, che si disputerà alla “Caldarella” tra sette giorni. I biancoverdi, apparsi un po’ opachi nell’ultima gara di campionato contro la De Akker, sono al completo e hanno lavorato molto per presentarsi al meglio a questa importante fase della stagione, che mette in palio, oltre al titolo italiano, anche la qualificazione alla Champions League.
“Questa settimana la squadra ha lavorato bene, abbiamo cercato di fare un po’ di ricondizionamento fisico, in vista di questo mese impegnativo, con due serie di play-off. – dice mister Stefano Piccardo – Per il match contro Recco siamo tutti abili e arruolabili, quindi avrò a disposizione il roster al completo, con i tredici che hanno sempre giocato in questo campionato. Domani ci aspetta una partita contro una squadra fortissima, che quest’anno credo abbia perso solo una partita e pareggiata una o forse due e che da tre anni vince consecutivamente la Champions. Contro Recco – continua Piccardo – è una gara difficile da leggere, perché se tu li sfidi sul piano fisico loro ti mettono sotto, se li sfidi sotto il punto di vista tattico hanno mille soluzioni. È una formazione veramente complicata e ostica da affrontare. Quello che chiederò ai miei giocatori è cercare di portare la partita più avanti possibile e questo significa renderla giocabile il più a lungo possibile. E poi, anche nei momenti in cui non sarà giocabile, cercare di mantenere una struttura di gioco, senza aprirsi, perché quando Recco va in fiducia ti fa molto male. Dobbiamo provare a restare attaccati a loro il più possibile, poi sappiamo bene che loro giocano in casa, che è una semifinale play-off, che loro non sono abituati a perdere, quindi troveremo un ambiente che spingerà tanto e noi dovremo essere capaci di reggere questa loro forza finché potremo”.
Alla vigilia, parla anche il centrovasca americano Luca Cupido: “Con il Recco dovremo avere un atteggiamento di rispetto, perché avremo davanti un avversario molto forte, che viene da un risultato negativo in Coppa Italia e da un match molto tirato in Champions. Saranno quindi affamati e, davanti al loro pubblico, in una giornata di festa come il 1° maggio, vorranno far vedere di essere la squadra più forte al mondo, come hanno dimostrato in questi ultimi anni. Dovremo essere pronti ad affrontare una formazione tecnicamente e tatticamente molto preparata che vorrà giocare la miglior pallanuoto possibile. – continua – La cosa più importante, in una gara così, è far bene le cose semplici, non concedere gol facili, proteggere la palla sul perimetro e giocare bene, soprattutto in difesa, nei primi due tempi, in modo da rimanere in partita il più a lungo possibile. Dovremo evitare tiri affrettati, avere dei buoni blocchi in difesa, mentre in attacco, qualora non dovessimo avere un buon posizionamento, dovremo ricordarci che possiamo anche buttare la palla nell’angolo per evitare contropiedi. Insomma, è un match da giocare con molta intelligenza, perché sono molto forti, quindi il risultato rischia di ampliarsi subito se facciamo due o tre errori di seguito. Sarà un’altra partita importante per i giovani, per crescere ancora e imparare”.




L’ultimo saluto ad Adriano Corvaglia, il 58enne vittima di un tragico incidente. La moglie: “Vogliamo giustizia”

Ultimo saluto ad Adriano Corvaglia, l’operaio di 58 anni che ha perso la vita a causa di un incidente stradale,il 23 aprile scorso, lungo il tratto ex Asi, all’incrocio con l’ex SS114,in territorio di Augusta mentre, con il figlio, tornava dal lavoro.
La salma è stata restituita alla famiglia nelle scorse ore dopo l’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica. I funerali saranno celebrati questa mattina presso la Parrocchia della Sacra Famiglia. I familiari hanno avviato una battaglia legale, convinti che ci siano diversi punti da chiarire e che potrebbero, per responsabilità che chiedono di poter accertare, aver determinato la tragica fine del 58enne, originario di Avola. Da chiarire se vi siano state carenze nei soccorsi, come la famiglia ritiene, e se il tratto stradale su cui si è verificato il tragico incidente fosse nelle condizioni di sicurezza necessarie. Sguardo puntato, poi, sullo stato in cui versava in particolar modo guardrail contro il quale il veicolo ha impattato. La moglie, Zaira Salerno, chiede verità e giustizia. “Questa sarà la mia battaglia- le sue parole- perché nessuno debba morire passando per quella via. La morte di mio marito non dovrà essere vana”. Previste perizie su diversi elementi ritenuti cruciali. La Scientifica avrebbe condotto dei rilievi e la Procura, per l’autopsia, ha nominato due medici legali. “Vogliamo sapere se quanto accaduto poteva essere evitato- conclude la moglie di Corvaglia- Ho tanta rabbia. Quello che è successo non dovrà di certo cadere nel dimenticatoio. Io e i miei familiari stiamo vivendo qualcosa di talmente tragico da non poter essere spiegato. Tutto questo non è giusto”.




Peschereccio bloccato sulla scogliera della penisola Magnisi: concluse le operazioni di disincaglio

Conclusa la vicenda che ha visto un peschereccio incagliarsi sulla scogliera della penisola Magnisi, al limite tra il Compartimento Marittimo di Augusta ed il Compartimento Marittimo di Siracusa.
Nello specifico, nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 aprile, un peschereccio iscritto nel Compartimento Marittimo di Catania è andato ad incagliarsi, provenendo da nord, proprio sotto il faro della penisola Magnisi, che divide i confini dei Compartimenti Marittimi megarese ed aretuseo.
La sala operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, contattata dal comandante del peschereccio, ha disposto l’intervento della dipendente unità navale militare CP 606, richiedendo l’intervento dell’unità CP 323 alla sala operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Siracusa, inviando in zona anche una propria autopattuglia.
Una volta accertato che non vi fosse pericolo per l’incolumità dei marittimi imbarcati, che il peschereccio fosse in sicurezza e non sussistessero pericoli per l’ambiente marino, l’Autorità Marittima di Augusta ha fornito supporto all’armatore dell’unità da pesca in questione, affinché si procedesse al disincaglio dello stesso per il tramite di una ditta specializzata operante nel porto di Augusta, che è un sorgitore attrezzato per affrontare una variegata gamma di criticità.
Giornalmente, un’autopattuglia della Guardia Costiera di Augusta si è accertata che non vi fossero dei peggioramenti nel precario equilibrio del peschereccio sulla scogliera, e che non vi fossero sversamenti né di carburante né di olii.
Venerdì 26 aprile, sotto la supervisione della motovedetta CP 606 e di una pattuglia a terra, la ditta specializzata interessata, per mezzo di un pontone munito di una gru di grosso tonnellaggio, ha provveduto a disincagliare ed imbragare il peschereccio, per il successivo trasporto in un cantiere navale dell’aretuseo, con scorta fornita dapprima dalla CP 606 e, successivamente, dalla CP 323, con cui si è data il cambio.
Sarà l’Autorità Marittima di Siracusa a curare l’inchiesta amministrativa volta ad accertare le cause del sinistro.