Mutui. A Siracusa tra le richieste più basse, in media 95 mila euro: l’indagine di Facile.it

Siracusa tra le province siciliane in cui si chiedono importi più bassi per l’accesso ai mutui. Emerge dai dati relativi al primo semestre di quest’anno, raccolti dall’osservatorio di Facile.it, il motore di ricerca che mette a confronto le diverse possibilità che si aprono per gli aspiranti clienti di banche e finanziarie. A Siracusa gli importi medi si aggirano intorno ai 95.012 euro a fronte degli importi medi piu’ alti registrati a Catania, con 113 mila 917 euro, Palermo con 109.119 euro e Messina con 109 mila 031 euro. I piu’ bassi, dunque, a Siracusa, Enna  Enna (95.962 euro) e Caltanissetta (96.243 ). Guardando al valore LTV delle richieste di mutuo, invece, la forbice varia tra il 65,3% registrato a Siracusa e il 70,1% di Agrigento.
Dati interessanti emergono, inoltre, analizzando la scelta del tasso su base provinciale; quello fisso si conferma di gran lunga il preferito dalla maggioranza dei siciliani, ma non mancano le differenze significative a livello territoriale. A Enna e provincia, ad esempio, le richieste di mutuo a tasso fisso hanno toccato addirittura il 96% del totale, valore più alto registrato in tutta la regione; più di 9 domande su 10 erano indirizzate al fisso anche a Caltanissetta (90,7%) e Catania (90,5%). Trapani, invece, è stata la provincia siciliana con i valori più bassi; qui “solo” l’81% dei richiedenti ha cercato di ottenere un mutuo a tasso fisso. Dal punto di vista dell’offerta di nuovi mutui, il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato da un calo dei tassi di interesse, soprattutto quelli fissi. Determinante, da questo punto di vista, è stata la caduta dell’IRS, l’indice europeo che guida l’andamento dei tassi fissi; prendendo in esame l’IRS a 20 anni, da gennaio 2019 a giugno 2019 il suo valore è passato da 1,30% a 0,73%. Un calo che sembra non fermarsi tanto che, nel mese di agosto, l’IRS a 20 anni ha toccato il suo minimo storico (0,02%).
La diminuzione, nonostante sia stata in parte mitigata dall’aumento degli spread bancari applicati ai mutui, si è tradotta in una discesa dei tassi offerti alla clientela: secondo le simulazioni di Facile.it, per un nuovo mutuo a tasso fisso (124.000 euro da restituire in 25 anni, LTV al 70%), i migliori Taeg disponibili online ad agosto variavano tra l’1,26% e l’1,91%, con una rata mensile compresa tra i 480 euro e i 520 euro; vale a dire circa 35 euro al mese in meno (420 euro in un anno) rispetto a gennaio 2019.
Anche sul fronte dell’offerta di nuovi mutui a tasso variabile, il primo semestre del 2019 è stato caratterizzato da un calo dell’indice di riferimento, l’Euribor, che è tornato a scendere dopo 3 anni di stabilità. A giugno 2019, l’Euribor a 1 mese ha toccato il -0,39%, per poi segnare un nuovo record storico ad agosto (-0,42%). Il calo, però, non ha intaccato significativamente il tasso finale offerto ai nuovi mutuatari, che è rimasto quindi estremamente basso e sostanzialmente stabile rispetto a gennaio 2019. Secondo le simulazioni di Facile.it, per un nuovo mutuo a tasso variabile (124.000 euro da restituire in 25 anni e LTV al 70%), i migliori Taeg disponibili online ad agosto variavano tra lo 0,83% e l’1,28%, con una rata mensile compresa tra i 465 euro e i 500 euro. Per quanto riguarda i dettagli sugli importi medi richiesti, provincia per provincia, in Sicilia, il prospetto elaborato dice che in percentuale ad Agrigento sono stati richiesti in media  96.472 euro (89,3%).  Caltanissetta 96.243 euro, 90,7%.  Catania
113.917 euro ,90,5%.  Enna 95.962 euro, 96,0%. Messina 109.031 euro. 84,4%.  Palermo ,109.119 euro 87,7%. Ragusa 102.447 euro 88,3%. Siracusa 95.012 euro 81,9%.  Trapani
108.036 euro 81,0%. Dato medio regionale: 106.629 euro 87,3% . Il calo degli importi richiesti dagli aspiranti mutuatari siciliani non si è però tradotto in una riduzione della durata dei finanziamenti a cui si è puntato, che invece è rimasta invariata a 21 anni e 2 mesi. Sostanzialmente stabile, inoltre, anche l’età media di chi ha presentato domanda di mutuo nel corso del primo semestre e che, all’atto della richiesta, era pari a 42 anni.